PORDENONE – Finisce un anno – singole crisi a parte sulle quali, intervenendo sulla situazione economica generale, il presidente di Unindustria Michelangelo Agrusti ha puntualizzato – che può essere
definito di svolta, se non altro per le importanti performance che
l’export ha garantito a molte imprese della provincia.
COSTRUZIONI Agrusti ha parlato di crescita dell’economia locale significativa ma a macchia di leopardo: perdura lo stato di sofferenza nelle Costruzioni, settore che può essere rilanciato con un forte intervento pubblico che si faccia carico di mettere in campo ingenti risorse per la casa – a favore di giovani e meno abbienti – e per avviare politiche di riqualificazione dei centri urbani e di messa in sicurezza del territorio a partire dalla sua anti-sismicità.
MOBILE ARREDO Dopo le gravi crisi di marchi ed aziende importanti c’è stato un processo di consolidamento, le imprese si sono ristrutturate, chi ha investito nell’export registra oggi un aumento di fatturato significativo.
OCCUPAZIONE e FORMAZIONE. La crescita complessiva dell’economia, ha precisato Michelangelo Agrusti, non coincide con quella dell’occupazione, quando scadranno gli ammortizzatori sociali ci ritroveremo un problema grosso. In termini di prospettiva Unindustria è impegnata, da anni, in ambito di formazione, “siamo all’avanguardia a livello nazionale avendo sempre investito, o ad esempio avendo creato la fondazione ITS, esempio vincente in Italia”.
CULTURA Prosegue anche l’impegno nei settori definiti non core, come la cultura. Agrusti ha auspicato che la Camera di Commercio abbia risorse a sufficienza per mantenere un sistema attraverso il quale le imprese sostengono la cultura perché «quando si dice che le imprese non fanno niente per la cultura del territorio si afferma una balla colossale, la CCIAA reimmette in circolo risorse provenienti proprio dal sistema economico-produttivo».
FOCUS 2016. Due gli appuntamenti che caratterizzeranno la prima parte del 2016: un momento di confronto e lavoro con tutti i soggetti interessati alle esigenze logistiche e infrastrutturali del territorio: «Stiamo per realizzare l’infrastruttura ferroviaria con annessa stazione del nostro Interporto, in molti hanno investito quantità importanti di risorse, esso è uno dei motori, assieme alla Fiera, per accompagnare la ripresa produttiva. Va messa assolutamente in sicurezza una linea da dedicare all’alta capacità delle merci – ha aggiunto Agrusti – e non è una cosa scontata perché, a tratti, pare proprio che le cose vadano in maniera contraria. Ma parleremo anche di Cimpello Sequals Gemona, il suo completamento in modalità autostradale resta fondamentale anche in funzione della realizzazione, che avanza, della Pedemontana Veneta». Il secondo appuntamento annunciato da Agrusti riguarderà la formazione e il pianeta scuola-lavoro.