FVG – Il ritardo nella consegna dei vaccini “ci crea un danno enorme”. “Questa sera (19 gennaio) alle 20 abbiamo una riunione con il Governo e con il commissario Arcuri” sulla questione.
“Mi spiace perché eravamo partiti molto bene”. Lo ha ribadito oggi il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, a fronte dei ritardi della consegna dei vaccini Pfizer che in regione hanno determinato il rallentamento delle somministrazioni.
Per Fedriga “è inaccettabile che un fornitore decida lui invece del cliente come distribuire i vaccini e in un momento come questo ogni giorno è prezioso”. Questo ritardo “farà dei danni alla salute dei cittadini. Abbiamo iniziato con le case di riposo, ma per questa settimana abbiamo dovuto fermare i vaccini e stiamo facendo soltanto le seconde dosi”.
Oggi in Fvg è calata la percentuale di positività su tamponi processati, soprattutto quelli molecolari. Stando ai dati diffusi dalla Regione, su 6.950 tamponi molecolari sono stati rilevati 265 nuovi contagi con una percentuale di positività del 3,81% (ieri era del 7,52%). Sono inoltre 3.459 i test rapidi antigenici realizzati, dai quali sono stati rilevati 189 casi (5,46%, in calo rispetto all’8,31% registrato ieri). I decessi sono 15, ai quali si aggiungono 3 morti pregresse. Restano stabili i ricoveri nelle terapie intensive (63), mentre quelli in altri reparti sono 691 (ieri erano 680). I decessi complessivamente ammontano a 2.131, i clinicamente guariti salgono a 1.380, mentre diminuiscono le persone in isolamento che oggi risultano essere 11.831. Dall’inizio della pandemia in Fvg sono risultate positive complessivamente 61.373 persone.
Per quanto riguarda la scuola, oggi è stato notificato alla Regione e depositato al Tar il nuovo ricorso, presentato da un gruppo di genitori, contro la seconda ordinanza firmata dal governatore Fedriga che prevede la didattica a distanza al 100% per le superiori fino al 31 gennaio. La Conferenza delle Regioni ha invece inviato una lettera ai ministri della Salute Roberto Speranza e per gli Affari regionali, Francesco Boccia, chiedendo loro un incontro urgente. I governatori manifestano infatti “l’assoluta necessità di un chiarimento, anche di natura normativa, che risolva” la situazione “di incertezza” sulla scuola, “che va a discapito in primo luogo di studenti, genitori e di chi nella scuola lavora”.
Fonte Ansa.