PORDENONE – “Educazione, formazione, cultura – afferma l’assessora alle pari opportunità Guglielmina Cucci – sono i capisaldi per una azione incisiva e a lungo termine con l’obiettivo di prevenire la violenza di genere in tutte le sue forme. Per questo motivo i giovani e le scuole sono il target principale al quale rivolgere progetti e iniziative, per quel 25 novembre, che per noi è solo una data simbolica a significare un impegno di 365 giorni l’anno”. Con queste parole l’assessora alle pari opportunità Guglielmina Cucci annuncia l’avvio e l’immediato raddoppio del progetto Memorie di donne, che vede la partnership di Comune di Pordenone e Cinemazero, in una perfetta condivisione di pensiero, obiettivi e metodologia.
“Da subito” spiega Giovanni Lessio, presidente di Cinemazero “gli istituti del territorio hanno dimostrato interesse per questo progetto condiviso, a riprova, ancora una volta, dell’importanza sociale della nostra Associazione e della costante attenzione ai più giovani – il nostro futuro. Per venire incontro alle richieste, grazie al supporto dl Comune, abbiamo raddoppiato i laboratori in cantiere, garantendo così un competente supporto alla didattica a distanza e ampliando la rosa di formatori e formatrici, per permettere al maggior numero di studenti di partecipare a questo importante laboratorio che sviluppa in modo originale il tema della parità di genere. Siamo molto contenti che le scuole abbiano risposto così numerose al progetto.
Nonostante che le nostre sale siano forzatamente chiuse, Cinemazero non smette di svolgere un servizio per la comunità, confermandosi un polo culturale necessario e fondamentale per la città, soprattutto in periodo difficile come quello che stiamo vivendo”. “Da tempo – afferma Cucci – sui temi della parità di genere condividiamo principi, percorsi e iniziative con Cinemazero, associazione che esercita la propria attività formativa utilizzando uno dei linguaggi più vicini ai giovani e al loro mondo: l’audiovisivo.
Attraverso le attività previste utilizzando agevolmente le tecnologie digitali, i giovani potranno toccare con mano, in modo immediato, divertente coinvolgente ed emozionale, il percorso fatto dalle donne negli ultimi decenni sulla via della parità: un percorso spesso sconosciuto o poco considerato e valorizzato. Le giovani generazioni faticano a decifrarlo e a rendersi conto dei progressi che sono stati fatti. Si tratta a tutti gli effetti di un pezzo di storia, che influisce direttamente su cosa siamo oggi e sui nostri stili di vita. Saperlo leggere e riconoscere significa capire l’oggi acquisendo consapevolezza guardando al passato recente, ma anche mettere le basi per immaginare e progettare il futuro”. Il laboratorio didattico – che nasce con l’intento di sensibilizzare ed educare le nuove generazioni nell’ottica di prevenire fenomeni di violenza e discriminazione di genere e promuovere un cambiamento – intende indagare il ruolo della donna e il suo sviluppo nel tempo attraverso le memorie fotografiche familiari.
Si rivolge alle scuole primarie e secondarie di primo grado del territorio ed è realizzabile completamente a distanza. L’analisi e riflessione sul ruolo culturale, sociale e familiare della donna nel corso degli anni, partirà da una ricerca degli studenti nel proprio personale album di fotografie di famiglia. Sarà emozionante e coinvolgente scoprire quanto quelle vecchie foto riposte nel cassetto o nella scatola dei ricordi, possano rilevare l’evoluzione della figura femminile nel suo particolare contesto socio-culturale, soprattutto facendo un confronto con le immagini più recenti in formato digitale. Le immagini parlano e se guardate attraverso la giusta lente di ingrandimento potranno rivelare indizi molto interessanti, dall’abbigliamento all’ambiente, alle relazioni con gli altri, dalle espressioni alla gestualità. Le foto di casa costituiranno dunque un appassionato campo di indagine, diventando un inedito mezzo di studio e consapevolezza.