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venerdì , 22 Novembre 2024

“In cammino nel Friuli Occidentale”, un documentario per scoprire il turismo di prossimità

PORDENONE – E’ in piena fase di realizzazione il documentario “In cammino nel Friuli Occidentale”, mediometraggio di 50 minuti, che svelerà la ricchissima offerta del territorio dell’ex provincia di Pordenone nel settore del turismo dei cammini, dagli ormai consolidati cammini di San Cristoforo, Romea Strata e Sentiero Frassati a quelli in divenire come San Antonio e San Rocco. Il progetto, che nasce da Piergiorgio Grizzo, giornalista e sceneggiatore specializzato nella divulgazione storica, e dall’Associazione La Voce (editrice dei periodici Piancavallo e Dolomiti Friulane Magazine e La Città) ha trovato subito la spalla ideale nel Comune di Pordenone ed in particolare nel assessorato al turismo, retto da Guglielmina Cucci (nella foto). “Il puntare sul turismo dei cammini e lo slow travel – spiega Cucci – è un’indicazione che arriva dal mondo istituzionale, rispondente anche ai nuovi bisogni in ambito turistico, che si sono ulteriormente polarizzati e consolidati con l’emergenza sanitaria. Il tutto si coniuga poi con alcuni dei principi cardine dell’Agenda Onu 2030: sostenibilità e inclusione. Da una parte,  dunque, abbiamo il Ministero per i Beni culturali che ha dichiarato il 2016 l’anno nazionale dei cammini, il 2017 l’anno nazionale dei borghi, il 2018 anno del cibo italiano, il 2019 anno del turismo lento, il 2020 l’anno del treno turistico: una progressione la cui linea di indirizzo è molto chiara e coerente. Dall’altra abbiamo le tendenze del mercato che già in epoca pre Covid indicavano come trend in crescita l’undertourism e il turismo di prossimità.

Tutti concetti che si integrano perfettamente tra loro e che trovano proprio nel Friuli Occidentale terreno fertile. Durante questi mesi di restrizione inoltre la gente ha sentito il bisogno di stare all’aria aperta, facendo attività fisica e riscoprendo il gusto e il piacere anche di una camminata vicino a casa, nonché la bellezza e il valore dei luoghi che ci circondano”.

Al progetto hanno aderito praticamente tutti i Comuni, che si affacciano sui magredi del Cellina- Meduna, della pedemontana e della montagna pordenonese, interessati al passaggio dei vari cammini.

“Il nostro territorio – continua Cucci – grazie alla sua conformazione, alla mancanza di grandi centri urbani, al valore naturalistico, a un patrimonio storico-artistico di grandissimo valore e a un’offerta enogastronomica ricca di prodotti tipici genuini e tradizionali risponde perfettamente alla sempre più crescente richiesta di un turismo lento, sostenibile, esperienziale. Per questo motivo apprezziamo tutti i progetti di comunicazione, a maggior ragione quelli che utilizzano il linguaggio audiovisivo, che è particolarmente coinvolgente e immediato, in grado di raggiungere una vasta platea, che sappiano raccontare il territorio attraverso uno storytelling che ne valorizzi le peculiarità, presentando  il Friuli Occidentale come terra ospitale e accogliente da scoprire assaporando con lentezza il suo prezioso patrimonio ambientale, culturale, storico, autentico ed identitaria”.

Guglielmina Cucci con l’assessorato al turismo, di fatto creato ex novo, ha iniziato un lavoro che si auspica darà importanti frutti nel prossimo futuro.

“Prendere in mano l’assessorato al turismo, che prima non ha mai avuto una propria autonomia, né una vera e propria linea di lavoro, è stata per me una sfida molto stimolante. Il primo passo è stato quello di riunire tutti gli stakeholder attorno a un tavolo  per creare un sistema turistico trasversale, integrato e sinergico. Abbiamo puntato moltissimo sullo sviluppo di forme di turismo sostenibile in linea con le direttive della regione e il trend nazionale. Partendo dall’idea già consolidata di Pordenone, città ricca di cultura e di arte abbiamo voluto inserire un festival enogastronomico di gamma, legato alla cultura che è nel dna della città. Abbiamo sviluppato un sistema turistico integrato tra la città e il territorio creando una rete coi comuni contermini. Un esempio sono stati i tour sul territorio sulle tracce di Giovanni Antonio de’ Sacchis o anche le uscite in bicicletta e a piedi lungo le tappe 7 e 8 del Cammino di San Cristoforo. Abbiamo avviato collaborazioni di reciproco interesse con Lignano, città turistica per eccellenza. In sintesi abbiamo lavorato per creare sinergie col territorio, in linea con l’assessorato regionale e col suo braccio operativo, PromoturismoFvg, e per mettere in rete tutta la filiera turistica, gettando le basi per iniziative e progetti, che sicuramente andranno sviluppati, rafforzati e ampliati”.

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