PORDENONE – Nella mattinata di oggi, martedì 3 agosto, personale dell’Ufficio Polizia Amministrativa e Sicurezza (U.P.A.S.) e dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico – Squadra Volante della Questura di Pordenone ha eseguito il provvedimento di chiusura ex art. 100 Testo Unico Leggi Pubblica Sicurezza (T.U.L.P.S.) per giorni 30 (trenta) disposto dal Questore della Provincia di Pordenone Marco Odorisio nei confronti del pubblico esercizio “Carnoso Garden & Grill”.
Infatti, nell’ambito delle attività di vigilanza sul rispetto delle norme in materia di Covid-19, nella serata di venerdì 30 luglio, veniva effettuato un controllo al pubblico esercizio in argomento, sito a Roveredo in Piano (PN), dove erano presenti 150 persone, alcune intente a ballare senza mascherina e senza distanziamento, con un DJ che irradiava la musica e conduceva la serata.
All’atto del controllo, una decina di ragazze con body sgambato, alcune intente a ballare ed altre che giravano per i tavoli, si dileguavano immediatamente, rendendosi irreperibili.
Riscontrata, quindi, la violazione degli artt. 2 e 4 del D.L. 19/2020, si procedeva anche alla sanzione accessoria della chiusura dell’attività per giorni 5 (cinque).
Da successivi, ulteriori, accertamenti ed approfondimenti, si accertava come il locale in questione fosse sprovvisto delle autorizzazioni di cui agli artt. 68 e 80 del T.U.L.P.S., per svolgere attività da ballo o danzante.
E ancora, così come documentato dalle videoriprese degli operatori del Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica della Questura di Pordenone e dagli atti del Funzionario della Questura, si accertavano delle gravi condotte contro gli Agenti impegnati nel controllo.
Infatti, il DJ creava un clima di ostilità e dalla consolle, con il microfono aperto, e dinanzi alle 150 persone continuava a dileggiare, provocare e schernire continuamente il Funzionario di Polizia ed il personale in uniforme, raccogliendo il consenso e gli applausi del pubblico.
In particolare, il DJ apostrofava con tono minaccioso il Funzionario, pronunciando frasi del tipo: “…si vergogni! …la sto pagando anch’io con le mie tasse ….continuino a fare il loro dovere e intanto sbarcano 1200 clandestini in giro per il mondo e a loro non si fa un c. . .”, il tutto scandito da applausi e rumoreggiare dei clienti, determinando un vero e proprio clima di ostilità e forte intimidazione.
Ciò nonostante, gli Agenti assumevano un atteggiamento tale da riuscire ad evitare che la situazione degenerasse, con turbative per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Per le condotte sopra indicate, il DJ è stato, quindi, indagato in stato di libertà ex art. 341 C.P., per aver offeso l’onore e il prestigio dei Pubblici Ufficiali nell’esercizio delle loro funzioni.
Sussistendo, quindi, i presupposti normativi ex art. 100 T.U.L.P.S., è stata disposta dal Questore della Provincia di Pordenone la chiusura per giorni 30 (trenta) del locale “Carnoso Garden & Grill”, in quanto accertato come all’interno del locale si svolgesse attività danzante del tipo “discoteca abusiva” e ancora che l’attività da discoteca fosse svolta in maniera consapevole, senza autorizzazioni, oltre alla violazione della normativa anticovid, come pacificamente risultante dalle registrazioni della Polizia Scientifica, nelle quali testualmente il DJ dice: “…state ballando..non è che vada così bene, però se state composti la facciamo andare bene”, attività da discoteca abusiva evidenziata anche dal repentino dileguarsi delle ragazze con body sgambato, promoters della serata, resesi di fatto irreperibili.
Il Questore della Provincia di Pordenone Marco Odorisio rivolge “un ringraziamento ed un plauso agli Agenti che hanno operato in un contesto ostile, reso particolarmente difficile e delicato dalle aggressioni verbali che sono state loro rivolte, determinando un vero e proprio clima di intimidazione , contesto generale che, solo grazie alla capacità e professionalità del Funzionario della Questura, Dirigente del servizio e dei suoi collaboratori, non è degenerato con eventuali conseguenze per l’ordine pubblico e la sicurezza delle persone”.