Distretti del Commercio, Pordenone fa en plein con il 100%
PORDENONE – Grande soddisfazione per il presidente di Ascom-Confcommercio Pordenone Fabio Pillon che vede il primo risultato pieno per l’impegno e il lavoro svolto dall’Associazione di categoria sul riconoscimento ufficiale dei venti nuovi distretti del Commercio che la Regione finanzierà con uno stanziamento complessivo di 10 milioni e 500 mila euro (l’annuncio nei giorni scorsi nell’auditorium del palazzo della regione a Udine alla presenza dell’assessore alle attività produttive e turismo Sergio Emidio Bini).
Per il territorio pordenonese l’adesione è stata totale: 50 Comuni su 50 con 9.182 imprese coinvolte (l’insieme delle altre province ha risposto con l’interesse di 73 Comuni). Un risultato a dir poco sorprendente, frutto della sinergia fra Regione, Comuni, Associazioni di categoria e privati in grado di dare nuovo impulso a città e paesi che sono il fulcro della vita sociale ed economica dell’area regionale.
«Il dialogo con il territorio è un principio fondante della rappresentatività delle imprese del terziario» – ha dichiarato Pillon – «La nostra struttura, la più rappresentativa nel Friuli occidentale, si è adoperata per sensibilizzare i partner sull’importanza della linea progettuale di sviluppo economico sostenibile dei distretti: un percorso positivo e di grande valore strategico per la crescita delle attività mercantili, oltre che per la valorizzazione delle risorse del territorio, che a partire da questo momento saranno oggetto di contribuzione pubblica con il bando pubblico aperto tra gennaio e metà maggio».
Tutti e 50 i Comuni dell’ex provincia di Pordenone coinvolti si sono aggregati in 6 distretti: the great distretto con a capofila Pordenone; Alto Livenza – Sacile; Cellina-Meduna – Maniago; Mosaico – Spilimbergo; Sile e Meduna – Azzano Decimo; Terre Tagliamento – San Vito al Tagliamento. Nello specifico i distretti sono stati pensati con lo scopo di rilanciare i centri storici delle nostre località e le aree urbane a forte vocazione commerciale. Via libera anche per le attività di marketing per il distretto, agli investimenti tecnologici promossi dalle imprese e alla messa a punto dei sistemi di information technology.
E ancora progetti volti a promuovere storia, cultura e tradizioni locali che sono il volano per spingere l’attrattività turistica e valorizzare l’offerta di prodotti del territorio a chilometri zero e a basso impatto ambientale.