Pordenone Artandfood, premiato Gildo Fanzago “Una vita, una carriera”

PORDENONE – Si è svolta domenica 6 ottobre nel Salone di Palazzo Montereale Mantica la consegna del Premio “Una vita, una carriera”, che Pordenone ArtandFood assegna a delle figure che hanno lasciato un segno importante, con il loro lavoro di successo e la loro elevata professionalità, nella storia della ristorazione della Destra Tagliamento. Un’altra delle eccellenze che il festival intende mettere in luce per valorizzare ulteriormente, se ancora ce ne fosse bisogno, la lunga e riconosciuta maestria di queste terre nel ramo dell’hôtellerie al più alto livello.

Dalle mani di Michelangelo Agrusti, vicepresidente della Camera di Commercio di Pordenone-Udine e di TEF-Territorio Economia Futuro, Società in house dell’Ente Camerale, che promuove il festival insieme al Comune di Pordenone e alla Regione Friuli Venezia Giulia, ha ricevuto il Premio Ermenegildo “Gildo” Fanzago, il cui ristorante “da Gildo” a Porcia, tra il 1961 e il 2002, ha rappresentato un indirizzo imprescindibile per tutto il “bel mondo” che ha segnato la crescita di questo territorio, facendolo conoscere ben oltre gli stessi confini nazionali.

Particolarmente significativa la motivazione del Premio, assegnatogli come “testimone e protagonista dell’epoca più fulgida e sontuosa della Destra Tagliamento, che ha saputo rappresentare la vetta più alta della ristorazione del Friuli Occidentale.

Accogliendo con inedita professionalità e competenza personaggi di elevata rilevanza del mondo della politica, del cinema, dello sport che nel corso di decenni importanti per il Friuli hanno soggiornato, frequentato o semplicemente visitato la città di Pordenone e i suoi dintorni, ha contribuito in modo fondamentale alla costruzione di un’immagine di città elegante, dinamica, vivace e al pari delle grandi metropoli, anche internazionali. Considerazione che ancora oggi, a distanza di anni, continua a rappresentare un punto fermo della storia del territorio pordenonese”.

Nella stessa occasione, la Delegazione di Pordenone dell’Accademia Italiana della Cucina, presente al festival con un seguitissimo Convegno proprio sull’evoluzione del sentire alimentare a Pordenone e provincia attraverso i menu dei suoi più importanti ristoranti dal 1968 a oggi, evento coordinato dalla Delegata Cristina Sist, ha consegnato un suo riconoscimento ad alcuni “decani” della ristorazione passata del pordenonese, che hanno contribuito con il loro lavoro a rendere grande in Italia e all’estero il nome di Pordenone: oltre allo stesso Gildo, sono stati premiati Daniele Corte “Danêl” e Angelina Zecchini (già Premio ArtandFood “Una vita, una carriera” 2023), Ermes Baron Toaldo e Giovanni Boschian “Bailo”.

Da loro il testimone è passato ormai a una nuova brillante generazione di chef, tra i quali Carlo Nappo, che ha preparato la degustazione della classica “pasta e fagioli”, un vero “must” della tradizione, che non poteva mancare sulla tavola di questo importante evento.




Condividi