PORDENONE – Si sono concluse oggi, 26 febbraio, le audizioni pubbliche al ministero della Cultura durante le quali Pordenone ha presentato nel dettaglio alla giuria il dossier “Pordenone 2027. Città che sorprende”: un momento decisivo del percorso di selezione, che ha visto impegnate fra ieri e oggi le 10 città finaliste per il titolo di Capitale italiana della cultura 2027. “L’audizione si è svolta in modo positivo – le parole del vice sindaco reggente, Alberto Parigi -. I commissari sono rimasti colpiti dal nostro dossier, che è riuscito a sorprendere. Ma non si tratta solo di visione: c’è anche la concretezza dei progetti che proponiamo.
Le relazioni sono state chiare e dettagliate, così come le risposte alle domande della giuria. Siamo fiduciosi”. Presente anche l’europarlamentare Alessandro Ciriani, per 9 anni sindaco della città: “Tutte le armi che potevamo utilizzare per emozionare la commissione e per presentare nel modo più consono Pordenone le abbiamo sfoderate – ha assicurato -. A me sembra sia andata bene, anche se per l’ultima parola dovremo attendere il 28 marzo.
Ciò che resta però è che questo grande progetto, indipendentemente dall’aggiudicazione del titolo, consentirà a Pordenone di avere un masterplan, cioè un grande progetto di architettura culturale e di sviluppo urbanistico da mettere a terra”. La giuria – fanno sapere dal municipio – ha espresso un apprezzamento esplicito “per il dossier puntuale, privo di fronzoli, diretto, che poco spazio lascia a domande di approfondimento” e per come la delegazione pordenonese è riuscita a illustrare in maniera compiuta e convincente un tema cardine di questa candidatura: come conciliare vocazione industriale con ambizione a polo culturale.