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martedì , 22 Aprile 2025

L’EDITORIALE – Alessandro Basso neosindaco. I perchè di una “partita” mancata

PORDENONE – Alessandro Basso è il nuovo sindaco di Pordenone e ora che i giochi si sono compiuti c’è spazio per una serie di riflessioni. Innanzitutto, la sua vittoria è tutt’altro che una sorpresa e, anzi, possiamo senz’altro parlare di un successo annunciato. Come sappiamo, per legge, non possono circolare sondaggi nelle settimane che precedono il voto, ma andando alle varie manifestazioni o al bar si percepiva largamente che il vincitore poteva essere solo uno, appunto Alessandro Basso. Chi scrive, con una previsione personale, parlando con amici lo aveva dato in una forchetta tra il 50 e il 55%. In effetti, è andata così.

Queste elezioni, per poter avere veramente una “partita” avrebbero avuto bisogno di una sola cosa: a un centrodestra compatto che, tradizionalmente, preferisce litigare dopo aver vinto, si sarebbe dovuto contrapporre un centrosinistra altrettanto unito. Avrebbe giocato comunque da “outsider”, ma almeno la partita ci sarebbe stata. Non entriamo nel merito della mancata unione tra Pd, le liste che hanno appoggiato Conficoni e la lista che, invece, ha presentato come candidato sindaco Marco Salvador. Ognuno, evidentemente, ha le sue ragioni, ma le regole delle elezioni con sistema maggioritario, come le elezioni del sindaco, non ammettono deroghe: uniti si vince, divisi si perde. Continuando di questo passo, difficile che il centrosinistra possa “toccar palla”, specie alle nostre latitudini.

Tra l’altro, la “partita che non c’è mai stata” ha prodotto un altro risultato, tutt’altro che confortante per la democrazia e per chi preferisce vincere e non stravincere: quello di portare pochi pordenonesi alle urne. Il 51% dei votanti rappresenta il minimo storico ed è una cifra “indegna” (scusate il termine forte) per un capoluogo che si è appena potuto fregiare del prestigioso titolo di Capitale della Cultura 2027. E’ evidente che le motivazioni di questo crollo dell’affluenza sono molteplici e riguardano anche la disaffezione, specie in questo ultimo periodo, per la politica.

E’ altrettanto vero, però, che una partita di cui si conosce l’esito finale prima ancora che venga giocata, non favorisce di certo la voglia di parteciparvi, apponendo il proprio prezioso voto nell’urna. Detto questo: i migliori auguri al neosindaco Alessandro Basso e alla giunta che sarà varata nei prossimi giorni di un lavoro proficuo per la città e all’opposizione per un impegno costruttivo, rivolto a dare un contributo alla soluzione delle varie questioni che animano il capoluogo.

Maurizio Pertegato

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