5 film sul poker da non perdere

Il poker è uno dei giochi di carte più conosciuti nel globo. Pare che sia stato inventato parecchi decenni fa da alcuni marinai americani, che si divertivano a questo gioco soprattutto durante i lunghi viaggi di esplorazione navale. Proprio i continui spostamenti dell’epoca fecero sì che il poker si diffondesse in più Paesi, sviluppando delle curiose varianti. Non ci volle molto prima che anche il mondo del cinema rimanesse folgorato dalle atmosfere generate intorno al tavolo verde, spesso sfruttate per confezionare scene memorabili finite sul grande schermo. La proiezione di film in pubblico viene vista quasi come un bene pubblico da conservare in certi Paesi e anche in Italia c’è particolare cura di cinema trattati alla stregua di patrimoni culturali. Il poker ha così approfittato di un’ampia vetrina per espandere la propria notorietà.

Film sul gioco d’azzardo: l’influenza del poker

Considerando tutte le pellicole dedicate ai giochi da sala, spicca la costante presenza del poker, evidentemente l’ideale per mettere in comunicazione gli amanti delle carte di nazionalità diverse, sebbene non manchino film sul blackjack come “Rain Man”. Pare che a incontrare il gusto dei registi sia non tanto il gioco in sé per sé, quanto l’ambientazione sgargiante garantita da luci sfavillante e tinte singolari offerta dai locali che ospitano i tavoli verdi. D’altro canto, si tratta di posti in cui già solo per accedere è obbligatorio indossare un abbigliamento ad hoc. Uno dei più famosi film sui casinò che attribuisce un ruolo centrale al poker è “Colpo grosso”, che narra del tentato inganno ad opera di alcuni reduci della seconda guerra mondiale nei confronti di alcune sale da gioco di Las Vegas.

Di questa pellicola è stato realizzato anche un remake noto come “Ocean’s Eleven”, che riprende quello che era il titolo originale di “Colpo grosso”, cioè “Ocean’s 11”. Qui incontriamo il personaggio di Rusty Ryan, un vero e proprio maestro di poker, al quale viene proposto di truffare il Bellagio, lo MGM Grand e il Mirage. Anche in “Cincinnati Kid” è presente un campione di poker, che si ritroverà a New Orleans contro qualcuno che vorrà sottrargli il titolo. Meno conosciuto, soprattutto in Italia, è invece “Kaleidoscope”: la storia di due truffatori che si innamorano a furia di truccare insieme le carte delle sale di Londra pur di vincere al tavolo verde. Da notare che la maggior parte dei lungometraggi che parlano del poker è stata prodotta nella prima metà del XX secolo, in un’epoca in cui il gioco stesso conobbe il suo massimo periodo di diffusione.

Film sui casinò: non solo poker

Come anticipato, non è stato solo il poker ad attirare l’attenzione degli sceneggiatori per produrre film gioco di carte. In riferimento al blackjack, ad esempio, non si può non citare “21”, che ripercorre la storia del MIT, leggendaria squadra di giovani studiosi che anni fa si rese protagonista di continue partite memorabili nelle più grandi sale del mondo. Tutto grazie ad una serie di calcoli che avrebbero agevolato le mosse di questi ragazzi che sono finiti a pieno merito tra le leggende del tavolo verde. Tramite qualche ricerca sul web, comunque, è possibile scoprire i migliori film sul gioco d’azzardo che riguardino anche altre attrazioni, al di là dei puri e semplici giochi di carte. Va da sé che, però, il potere aggregante di una partita a poker è difficilmente riscontrabile altrove. Anche nel cinema.

Film gioco di carte: cosa ha prodotto l’Italia

I cinefili italiani ricorderanno ben volentieri un film apprezzato dalla critica come “Asso” con Adriano Celentano. Il noto cantante, spesso attivo anche come attore tra gli anni ’60 e ’90, fu il protagonista di questa simpatica pellicola datata 1981. L’inizio è incentrato sul duello tra “Asso” e “Il Marsigliese”, che viene battuto sorprendentemente dal personaggio interpretato da Celentano, ricordato soprattutto per una storica scena in cui bluffa telefonando addirittura al direttore della sua banca per spaventare l’avversario.

Nel corso del film, però, “Asso” verrà assassinato da un sicario, nonostante un surreale e tragicomico tentativo di corruzione. Nell’ultima scena, Celentano continua a giocare a poker persino nell’aldilà. Infine, menzione di merito per “Regalo di Natale” con Diego Abatantuono, che dimostra che il poker può trovare il suo spazio anche durante le festività, in barba alla tombola…




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