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sabato , 13 Dicembre 2025

Calcio, un po’ di storia: le 3 partecipazioni dell’Udinese alla Champions League

L’Udinese è una delle realtà più antiche e longeve del panorama calcistico italiano. Fondata nel 1896, ha una storia fatta di stagioni altalenanti ma anche di sorprendenti exploit. Pur non avendo mai conquistato trofei nazionali di rilievo, il club friulano si è spesso distinto per la capacità di valorizzare talenti internazionali e di competere con risorse ridotte rispetto alle grandi metropoli calcistiche italiane. Questo spirito di provincia ambiziosa ha permesso all’Udinese di ritagliarsi momenti di gloria anche sul palcoscenico europeo, arrivando per tre volte a misurarsi con la competizione più prestigiosa: la Champions League, una partecipazione che però manca da più di un decennio. Va ricordato che la squadra friulana ovviamente non è mai stata considerata una delle favorite secondo pronostici e specifiche quote riguardanti la Champions League, ma le sue partecipazioni alla massima competizione europea per club rappresentano senza dubbio un traguardo incredibile per una formazione considerata “provinciale”.

Stagione 2005-2006

La prima esperienza dell’Udinese in Champions League risale alla stagione 2005-2006, un traguardo storico per il club friulano che aveva chiuso il campionato precedente al quarto posto sotto la guida di Luciano Spalletti. La nuova annata ha però visto il cambio in panchina, con Serse Cosmi a sostituire il tecnico toscano. I friulani erano però stati inseriti in un girone impegnativo con Barcellona, Werder Brema e Panathinaikos, la squadra bianconera si trovò subito di fronte a sfide di alto livello. L’esordio al Camp Nou contro i catalani di Ronaldinho fu amaro, ma l’Udinese riuscì a riscattarsi con un netto 3-0 ai danni dei greci e con la vittoria per 4-2 sui tedeschi. Nonostante un girone giocato con coraggio, la sconfitta decisiva arrivò proprio contro i tedeschi all’ultima giornata, con un pesante 4-3 che costò la qualificazione agli ottavi. Il terzo posto nel girone consentì comunque il passaggio in Coppa UEFA, a testimonianza di una partecipazione che rimane tra le più significative nella storia recente del club.

Stagione 2011-2012

La seconda partecipazione arrivò nella stagione 2011-2012, con l’Udinese allenata da Francesco Guidolin. In quell’occasione i bianconeri dovettero affrontare i preliminari per conquistare l’accesso alla fase a gironi. L’avversario fu l’Arsenal di Arsène Wenger, una delle squadre più temute del panorama europeo. La gara d’andata all’Emirates Stadium vide l’Udinese perdere 1-0, mentre nel ritorno al Friuli, nonostante una prestazione generosa e un rigore fallito da Di Natale, i friulani furono sconfitti 2-1, venendo così eliminati e retrocessi in Europa League.

Stagione 2012-2013

Il terzo tentativo si verificò nella stagione successiva, 2012-2013, ancora con Guidolin in panchina. Ai preliminari l’Udinese trovò il Braga, formazione portoghese in crescita che aveva già dimostrato il proprio valore in Europa. La gara d’andata, disputata in Portogallo, terminò 1-1 grazie a un gol di Basta, lasciando aperte le speranze per il ritorno. Al Friuli, la sfida fu combattuta e terminò ancora in parità, 1-1, con il conseguente ricorso ai calci di rigore. La lotteria dagli undici metri premiò i lusitani, che si imposero 5-4, estromettendo nuovamente i bianconeri dalla fase a gironi. Anche in questo caso l’Udinese dovette ripiegare sull’Europa League, ma la doppia sfida mostrò ancora una volta la capacità dei friulani di giocarsela con determinazione. Questa partecipazione segnò l’ultima apparizione del club nella competizione, chiudendo un ciclo che aveva portato il nome dell’Udinese tra le protagoniste del calcio europeo, pur senza riuscire a stabilizzarsi nell’élite continentale.

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