Ail, prima volta per riunione delle 4 province del Fvg

FVG – Per la prima volta nella storia di Ail della regione Friuli Venezia Giulia, presso un noto locale di Palmanova, si sono ritrovati i Presidenti delle sezioni Ail di Pordenone,Udine , Gorizia e Trieste per gettare le basi di una esclusiva e ottimistica piattaforma di rete con obiettivi comuni e consistente in alcuni progetti di elevata portata professionale , solidale e medicale.

L’intento è di mettere a disposizione le rispettive conoscenze ed esperienze fatto di anni e anni di impegno e passione volontaria , ovviamente, per concretizzare al meglio un’ assistenza verso coloro che necessitano di un aiuto.

Lo scambio di idee e opinioni è stato molto proficuo facendo emergere anche delle criticità ma anche delle costruttive situazioni di positiva crescita.

Maggiore presenza di Ematologia nei rispettivi centri di cura ospedalieri è una delle richieste emerse da tutte le 3 sezioni Ail della regione e soprattutto abbattere l’ ostacolo della privacy che appesantisce le procedure burocratiche di norma esistenti.

Ognuno dei Presidenti poi ha approvato il suggerimento di realizzare un sondaggio che raccolga , in modo anonimo, le problematiche e le esigenze dei vari settori che coinvolgono l’ Ematologia e, in particolare, le esigenze dei pazienti ematologici che risiedono in zone disagiate della Regione Friuli Venezia Giulia come per esempio le zone montane o lontane dai centri ospedalieri di riferimento.

Altro punto toccato con grande interesse è stato quello che riguarda la valutazione di un momento organizzativo di incontro con alcuni medici per poter aggiornare e rinforzare la conoscenza sulle nuove scoperte e miglioramenti dei percorsi di cura.

Non di meno importanza poi l’intervento a proposito della scuola primaria, a partire dalle classi quinte, e nella secondaria inferiore e superiore, che abbia come motivo conduttore il dono in senso lato compreso quello delle idee. Di seguito il dettaglio del progetto:

Tema: Il dono nell’ambito della ricerca per le malattie onco-ematologiche.

Destinatari: classi 5^ della primaria, secondaria di I e di II grado. Adattando la proposta ai diversi ordini e gradi scolastici.

La proposta si sviluppa con le seguenti modalità: alle scuole si manda del materiale, in particolare un video costruito da noi di AIL, in collaborazione con ADMO. Il video parla delle diverse forme di dono: sangue, midollo, tempo, idee, presenza, manovalanza (es. volontariato), cura (care givers), denaro, etc.

Le classi che partecipano all’iniziativa devono produrre un gioco di società (da tavola, ma non solo, anche di squadra, ad esempio) che affronti il tema del dono collegato alla ricerca. I vincitori (uno per ordine scolastico) saranno coloro che doneranno, per tramite del contributo AIL, un sostegno ad un paziente onco-ematologico, ad una clinica ematologica, etc. Ovvero il denaro (stanziato da AIL) si trasformerà in un dono concreto che i bambini o ragazzi, con la loro vincita, potranno scegliere a chi donare (tra una lista di possibilità che daremo noi).

Magari, concretamente, sarebbe bello concludere con una piccola cerimonia di consegna di questo dono che coinvolgerebbe bambini e ragazzi. Quindi, il risultato sarebbe di tipo educativo “ci siamo impegnati a produrre il gioco perché tramite esso possiamo donare anche noi qualcosa a chi ha bisogno”.

Inoltre, tra i 3 giochi risultati vincitori, AIL potrebbe decidere di farlo produrre, magari con l’aiuto di una banca o altra associazione, e di diffonderlo alle scuole della regione. O di utilizzarlo come dono durante i nostri interventi nelle scuole che potremo ripristinare quando la situazione Covid verrà a cessare.

Il tutto per favorire un percorso di volontariato a lungo termine.

Ovviamente molto fondamentale è la sensibilità degli insegnanti e la creazione di un video da proiettare per capire e formalizzare quali scuole potrebbero essere coinvolte.

Anche in questa parte superare la lenta e macchinosa vicenda burocratica è di vitale considerazione per poter raggiungere la meta.

Una fotografia poi è stata formalizzata su altre associazioni che trattano il dono come Admo che è agganciata naturalmente ad Ail in quanto la donazione del midollo rientra nella cura delle leucemie.

Per l’informazione poi è stato prospettato il concreto pensiero di realizzare un periodico semestrale che racconti di questa innovativa proposta editoriale.

E’ stato inoltre proposto di istituire una o più borse di studio per una ricerca universitaria nel settore infermieristico, coinvolgendo anche l’Università di Trieste, oltre a quella di Udine che è già interessata al progetto.

Infine si è pensato ad un momento di incontro organizzato a livello regionale, coinvolgendo tutte le tre Sezioni Ail, come per esempio un concerto di un noto cantante a livello nazionale.

Al termine dei lavori assembleari , massima la soddisfazione di questa prima esclusiva partecipazione espressa dai presenti ma con il fermo intento e proposito di ritrovarsi per proseguire questo cammino di gruppo dalle più rosee prospettive.

Stefano Boscariol




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