Alza i veli il progetto del Parco del Mare di Trieste

TRIESTE –  <Dopo 15 anni siamo qui a far parlare i fatti, ovvero gli investitori che hanno presentato un progetto e una proposta concreta di partenariato pubblico-privato per la realizzazione del Parco del Mare di Trieste>.

Antonio Paoletti, Presidente della Camera di Commercio Venezia Giulia promotrice da tempo della creazione a Trieste di un grande attrattore collegato al mare, ha iniziato così la presentazione di questa mattina, 20 novembre, nella sala Maggiore della sede dell’Ente camerale.

<È una giornata storica – prosegue Paoletti – che vede una condivisione unica di intenti tra il privato e il pubblico, in un momento storico in cui si intende dare speranza e tracciare il futuro socio-economico di questi territori>.

In questa visione di costruzione del futuro dopo le grandi difficoltà generate dalla pandemia, c’è stata una condivisione in intenti totale.

Il progetto del Parco del Mare trova infatti concordi tutti gli attori, dai promotori Icop Spa, Costa Edutainment Spa e Iccrea BancaImpresa, alle istituzioni coinvolte per la realizzazione dell’opera ovvero la Camera di Commercio, il Comune di Trieste, la Regione Friuli Venezia Giulia, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale (Aspmao), la Soprintendenza per i Beni artistici e architettonici del Friuli Venezia Giulia con la soprintendente, Simonetta Bonomi.

E così si sono espressi i rispettivi vertici. Il sindaco Roberto Dipiazza vede in questo progetto la necessaria creazione di un grande attrattore per una città che è anche turistica e che proprio in questi momenti ha bisogno di nuovi investimenti per poter osare.

Il presidente dell’Aspmao, Zeno D’agostino, che ha riconfermato la disponibilità a collaborare sia da parte dell’Autorità stessa che della partecipata Trieste terminal passeggeri per far fare assieme alla città un salto di qualità e la Regione Friuli Venezia Giulia che ha assicurato il sostegno finanziario sia attraverso un videomessaggio del presidente Massimiliano Fedriga, sia con le parole dell’assessore regionale Pierpaolo Roberti, che hanno entrambe confermato il sostegno all’iniziativa e gli impegni presi dall’amministrazione.

Esiste quindi un sito, una titolarità dell’area, un progetto e una proposta di partenariato pubblico – privato.

Il progetto in sintesi

Il progetto del Parco del Mare di Trieste interessa un’area della città, l’ex Porto Lido, ad oggi in disuso e degrado e prevede un intervento più ampio di recupero e valorizzazione dell’area che comprende anche la Lanterna.

L’Acquario che sarà costruito all’interno di questa area e che costituirà il principale attrattore, avrà una superficie complessiva di 10.000 metri quadrati, ospiterà 28 vasche espositive di cui la principale, la vasca oceanica, conterrà 3,2 milioni di litri.

Il percorso di visita si svilupperà su tre piani, due espositivi e uno tecnico con la parte di impianti, tecnologia e spazi curatoriali necessari alla gestione delle vasche e degli animali ospiti.

Si stima che arriverà ad attrarre 600.000 visitatori all’anno e impiegherà, a regime, 120 lavoratori tra dipendenti diretti e indiretti.

La struttura presenterà anche una terrazza sovrastante che costituirà un punto di vista inedito sul panorama della città e della Lanterna adiacente.

L’intera area intende diventare uno spazio pubblico ad uso della città e che le restituisca un ulteriore affaccio al mare.
La struttura dell’Acquario è stata progettata nell’ottica di avere il minor impatto visivo possibile e di integrarsi perfettamente nel contesto in cui si inserisce.

La progettazione dell’Area e della struttura esterna è affidata allo studio Archest, la progettazione interna a Michael Oleksak e Ginette Castro di Cosestudi.

L’investimento complessivo per il progetto è di 44 milioni di euro.
L’apertura della struttura è prevista nel 2024.




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