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lunedì , 23 Dicembre 2024

Coronavirus: Fvg, Fedriga “riaperture sono un passo avanti”

FVG – Sulle riaperture “è stato fatto un passo avanti molto molto importante”. “Il punto di arrivo è un buon punto di arrivo.

E’ chiaro che siamo disponibili a continuare a lavorare: bisogna sempre ambire a migliorare le cose, ma bisogna vedere il bicchiere mezzo pieno in questa circostanza, perché un netto miglioramento rispetto all’impostazione del decreto del 26 aprile c’è stato ed è evidente”. Lo ha detto il presidente del Fvg e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, ai microfoni di Radio Anch’io su Radio Uno Rai.

Fedriga ha sottolineato la collaborazione con il Governo, “penso che il punto di arrivo sia buon punto di arrivo”. “Nella Conferenza unificata, non soltanto le Regioni ma anche Anci (Comuni) e Upi (Province) avevano proposto di anticipare il coprifuoco alle 24 da subito oppure anticipare l”apertura delle piscine rispetto al primo luglio. Sono passaggi importanti per quei settori e sicuramente le Regioni continueranno a collaborare con il governo in modo costruttivo”.

Più difficile vaccinare i turisti stranieri in vacanza in Italia “con la seconda dose, dipende anche da quanto si fermano.

Penso che prima sia necessario garantire le dosi per i cittadini italiani”. “Si può ipotizzare di organizzare” il richiamo “per chi lavora lontano da casa e in estate torna” a casa. “Per chi va una o due settimane in vacanza penso sia molto difficile”.

Cautela sul passaggio il 1 giugno del Fvg in zona bianca.

Ieri, 18 maggio, in Fvg, su 3.848 tamponi molecolari sono stati rilevati 36 nuovi contagi (positività 0,94%); sono 3.423 i test rapidi antigenici realizzati, dai quali sono stati rilevati 6 casi (0,18%); 2 i decessi. I ricoveri nelle terapie intensive sono stabili a 15, scendono a 65 in altri reparti. La situazione in regione va migliorando, come ha indicato Riccardo Riccardi, vicegovernatore con delega alla Salute, si può “avviare il ritorno alla normalità anche del servizio sanitario regionale, con la progressiva ripresa delle attività sospese e il recupero di quelle riprogrammate”. In questo senso, “la completa ripresa dell’attività chirurgica programmata rappresenta un importante passo avanti verso il ritorno alla normalità per il servizio sanitario”.

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