Cosenza-Pordenone, i ramarri al San Vito per l’orgoglio

Il finale di stagione in Serie B promette grande spettacolo e attirerà molto interesse per capire chi, all’interno dell’enorme bagarre in vetta, riuscirà a spuntarla e ad ottenere la promozione in Serie A.

Nel frattempo per la 36esima giornata del campionato cadetto è in programma anche una sfida di bassa classifica tra Cosenza e Pordenone. I pronostici serie B a riguardo sono molto chiari, visto che gli esperti di Wincomparator non considerano affatto favorita la squadra friulana per questa partita. Le previsioni, infatti, danno il Cosenza vincente alla fine dei 90 minuti: difficile d’altra parte puntare sull’ultima in classifica, già retrocessa e che gioca pure in trasferta.

Con la sconfitta della scorsa settimana al Teghil per mano del Benevento, il Pordenone ha infatti dovuto dire addio alla Serie B con 3 giornate di anticipo, condannato alla retrocessione in C dopo tre anni. I neroverdi poco hanno potuto contro la formazione campana, vincitrice in Friuli per 1-4. L’unica soddisfazione per i ramarri è arrivata nel finale con la prima rete stagionale di Gavazzi.

A differenza delle ultime partite, dove si era vista una squadra arrembante e orgogliosa, stavolta non ci sono stati mai segnali di reazione. Lo ha affermato anche il presidente Lovisa, che ha espresso tutta la sua delusione dopo l’ennesima sconfitta: “Una squadra senza idee, senza mordente. I ragazzi erano vuoti soprattutto nel primo tempo ed è stato il peggior modo per lasciare la categoria”. A questo punto non sono più matematicamente raggiungibili neanche i playout e si può parlare di fallimento per una squadra che è riuscita ad ottenere solamente tre vittorie in 35 partite.

C’è comunque l’obbligo di guardare avanti per i ragazzi di mister Tedino, che lunedì saranno impegnati nella trasferta al San Vito contro il Cosenza. I calabresi hanno provato a fare un’altra vittima illustre la scorsa settimana ma, dopo il vantaggio, la Cremonese ha rimontato il risultato sul 3-1. Gli uomini di Bisoli, con 28 punti, sono attualmente in zona playout e devono almeno difendere la posizione dal Vicenza, per evitare la retrocessione diretta. Una vittoria permetterebbe loro di mantenere o allungare il distacco sul club veneto e quindi di stare più tranquilli.

Decisamente impietoso il rendimento esterno dei ramarri, reduci da 7 ko consecutivi fuori casa e da 9 nelle ultime 10, senza considerare che è arrivato un solo gol nelle ultime sei trasferte. Un’altra statistica da dimenticare per i neroverdi riguarda la difesa, la peggiore del campionato con 64 gol incassati fino ad ora. Le statistiche non sorridono neanche ai calabresi, che però nell’ultimo turno in casa sono tornati al successo imponendosi per 1-0 sul Benevento e conquistando tre punti d’oro per la classifica. Il Cosenza ha avuto molti problemi dal punto di vista offensivo in questa stagione: basti pensare al fatto che il capocannoniere della squadra è un difensore, Camporese, con 6 reti.

Nei tre precedenti in casa il Cosenza non ha mai battuto il Pordenone: due pareggi e una vittoria dei neroverdi, nel dicembre del 2019 grazie alla doppietta di Strizzolo che rese vana la rete nel finale di Lazaar. Si tratta di un dato che la squadra di Tedino può provare a mantenere positivo. Gli ex della gara sono due: Anastasio, che ha giocato al Cosenza nel 2018, e Camporese, al Pordenone per un anno e mezzo tra il 2019 e il 2021. A dirigere il match sarà l’arbitro Luca Massimi della Sezione di Termoli.
Per il Pordenone è stata una stagione tribolata sin dall’inizio.

I ramarri arrivavano da un 15esimo posto tutto sommato positivo dello scorso anno e si aspettavano un’altra salvezza abbastanza tranquilla. Tuttavia le cose non sono mai andate nel verso giusto, con nessuno dei tre allenatori alla guida del club: né con Paci all’inizio, né con Rastelli, e neanche con il ritorno di Tedino, già tecnico dei neroverdi qualche anno fa in Serie C. Sicuramente è stato fatto anche qualche errore sul mercato, ma in squadra ci sono giocatori promettenti che hanno provato a mettersi in mostra, come ad esempio il giovane Cambiaghi, in prestito dall’Atalanta autore di 7 reti.

L’obiettivo del Pordenone ora, in questo finale di stagione, deve essere quello di dare il massimo con impegno e orgoglio fino alla fine, e magari di mettere in mostra qualche giovane interessante, come accaduto con Okoro (classe 2005) la scorsa settimana, il giocatore più giovane ad aver esordito in questo campionato. Per pianificare il ritorno in Serie B ci sarà modo e tempo e Lovisa ha già affermato che il Pordenone “ripartirà con entusiasmo e con un carattere diverso” e forse anche con una nuova base societaria.




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