Crédit Agricole Italia, utile netto 9 mesi a 186 milioni

PARMA – Sono stati resi noti oggi i risultati al 30 settembre del Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia, che confermano la posizione di solidità e la costante capacità di produrre risultati positivi di rilievo, mantenendo livelli adeguati di patrimonio e liquidità.

Il Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia ha conseguito nei primi nove mesi del 2017 un risultato netto positivo pari a 186 milioni di euro (sostanzialmente stabile rispetto ai 189 milioni dello stesso periodo del 2016).

Escludendo gli oneri straordinari l’utile netto gestionale ammonterebbe a 204 milioni di euro (+4% a/a).

La masse intermediate del Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia raggiungono quota 136 miliardi a settembre 2017, grazie alla crescita di: volumi di impiego pari a 39 miliardi di euro (+3% a/a), raccolta diretta che si attesta a 41 miliardi di euro (+7% a/a) e risparmio gestito pari a 30 miliardi di euro (+9% a/a).

Queste performance sono sostenute da un’importante attività commerciale mirata al sostegno dei privati e delle imprese e allo sviluppo del risparmio gestito: in crescita lo stock di Mutui Casa (+7% a/a), dei volumi intermediati di credito al consumo (+36% a/a), dei collocamenti di prodotti di risparmio gestito (+17% a/a), dei finanziamenti alle imprese (+5% a/a), con particolare attenzione a segmenti chiave come l’Agri-Agro (+5% a/a). In aumento anche il leasing (nuova produzione +17% a/a).

Nei nove mesi del 2017 sono stati acquisiti circa 90.000 nuovi clienti, con un contributo positivo del digital: un conto su 5 è stato aperto online, grazie anche al lancio della Filiale Virtuale.

I ricavi si mantengono stabili a quota 1,289 miliardi di euro, trainati dalla buona performance delle commissioni (+7% a/a). Gli oneri operativi ordinari sotto controllo e si conferma un buon livello di efficienza: cost/income 56,8%.

Prosegue il percorso di progressiva riduzione del costo del credito (-6% a/a), a fronte di operazioni di cessione crediti deteriorati realizzate ed al miglioramento della qualità dell’attivo. Si conferma una limitata incidenza delle sofferenze su crediti netti, pari al 3,1%, che si mantiene tra i migliori sul mercato. In progressivo miglioramento i livelli di copertura (copertura sofferenze 58,2%). Prosegue il positivo trend di riduzione dei nuovi ingressi a deteriorato (-45% a/a).

La solidità patrimoniale si conferma su livelli adeguati, con un Common Equity Tier 1 che si attesta all’11,3% e un Total Capital Ratio del 13,7%. La liquidità resta su livelli soddisfacenti, con un indicatore LCR stabilmente sopra il 100%.




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