Dai piccoli Comuni si fa grande l’Italia, lo slogan del Progetto Polis

ROMA – Dai piccoli comuni si fa grande l’Italia. È questo lo slogan del progetto Polis, sportello unico per i servizi della Pubblica Amministrazione, presentato lunedì da Poste Italiane alla presenza di circa 5000 sindaci.

Con le radici forti di oltre 160 anni di storia e storie, e con lo sguardo fisso al futuro, Poste continua a mettere basi solide per non lasciare nessuno indietro e per continuare ad essere un punto di riferimento per tutti gli italiani ad ogni latitudine e senza barriere territoriali.

Ed è su questo che si è puntata l’attenzione, sulla necessità di dare ad ogni singolo cittadino, anche di un paese con 30 abitanti, servizi essenziali accessibili, veloci al passo con la trasformazione, la digitalizzazione e l’efficientamento.

L’idea è quella di promuovere la coesione economica, sociale e territoriale in relazione ai piccoli centri urbani, che ricordiamo in Italia sono oltre 7000 e rappresentano l’80% del territorio nazionale.

Questo contribuirebbe al loro rilancio attraverso la realizzazione di uno sportello unico di prossimità e attraverso la nascita della più grande rete nazionale di coworking che prevede la creazione di 250 spazi innovativi, capillari e di facile accesso per offrire nuove soluzioni di lavoro e crescita su tutto il territorio nazionale.

Con questo importante progetto, approvato nell’ambito del Decreto Legge 59 del 6 maggio 2021 che, ricordiamo, istituisce il piano nazionale di ripresa e resilienza per complessivi 800 milioni di euro, si profilano grandi novità soprattutto per i borghi e i piccoli centri.

Si parla di nuovi servizi dello sportello unico, come richiesta di passaporto, documenti di identità, nascita, residenza, stato civile e di famiglia e ancora, codice fiscale, tessera sanitaria, duplicati patente. Ma non è finita, lo sportello unico prevede anche il rilascio di certificati previdenziali, cedolini pensione, certificazione unica, prenotazione CUP, esenzioni, assistenza ISEE, casellario giudiziale e molto altro.

Insomma un progetto gigantesco che, come hanno sottolineato la presidente di Poste Italiane Bianca Farina e l’Amministratore delegato Matteo De Fante, tendono alla piena realizzazione del concetto che “lo Stato deve raggiungere tutti perché nessuno deve essere lasciato indietro”.

Forti anche le parole del presidente del Consiglio Giorgia Meloni che ha voluto con un accorato discorso ribadire ancora una volta che: “L’Italia si fonda su ciascuno dei suoi comuni, e sappiamo che ognuno di essi, indipendentemente dalle sue dimensioni, latitudine, o dalla distanza che li separano dalle grandi città, sono fondamentali, perché attraverso la totalità dei comuni, noi custodiamo l’identità italiana; l’obiettivo è quello di andare tutti nella stessa direzione, perché la nostra Italia deve tornare ad essere ammirata, copiata e amata”.

Poste Italiane ancora una volta colpisce nel segno per avere avuto lo slancio, la lungimiranza e la capacità di riuscire a coniugare gli obiettivi di business con l’imprescindibile funzione sociale che in questi 160 anni ha sempre portato avanti. Un futuro dalle radici ben salde.

Dall’inviata a Roma Emanuela De Domenico




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