Giochi: primo semestre da favola

PORDENONE – Non c’è crisi per chi sa scommettere sul mercato giusto. E il mercato giusto è proprio quello del gioco d’azzardo, almeno per ora. In particolare è il settore dei casinò games a portare avanti una tendenza più che positiva, con il primo semestre in grado di spazzare via ogni residuo dubbio: il gioco d’azzardo è per lo più gioco da casinò.

I dati raccolti da AGIMEG dal 1 gennaio al 30 giugno 2016 evidenziano un’impennata del 36% per i casinò games online, toccando la quota di 209 milioni di euro.

Soltanto pochi anni fa sarebbe stato un traguardo pazzesco raggiungere la cifra in un intero anno. Rispetto al 2015 l’attivo è di 56 milioni, troppi per non essere presi in considerazione come un fenomeno difficile da arrestare.

Il picco della spesa è stato registrato a gennaio, con un incoraggiante “buon anno” da +44% (37,4 milioni di euro in un mese), seguito proprio dal mese di giugno. Quest’ultima statistica fa ben sperare per quanto riguarda il futuro, con l’estate da sempre periodo caldo anche nel settore gambling.

Per scavare a fondo nell’antro dei giochi da casinò bisogna però accontentarsi dei numeri di inizio 2016, che possono fornire un’indicazione precisa sull’arco dell’intera annata precedente.

I casinò games sono trainati dalle slot machine, il gioco del momento ormai da qualche anno. La crescita del 41% rispetto al 2014 ne è un indizio, il fatto che slot e newlottery costituiscono il 60% del volume online una prova concreta. Un successo strepitoso testimoniato dal proliferare di apparecchi di ogni genere, a volte legati con fantasia a modelli di industrie differenti.

Ad esempio, le slot machine online di 32Red hanno lanciato la catena titoli come “Tomb Raider” e Hell Boy, portando come sfondo alla puntata le avventure di Lara Croft, protagonista del mondo dei videogiochi, e del noto personaggio dei fumetti.

Gli appassionati di genere possono quindi trovarsi a scommettere e a vivere un’avventura a dir poco singolare, di fatto unendo videogame e gambling. Idea brillante, a giudicare dalla serialità con cui sono state portate avanti le sue ulteriori innovazioni grafiche e stilistiche da parte dei produttori di 32Red.

Rallenta al 21% di positivo la scalata della roulette, che nel 2014 aveva invece consegnato alla storia delle scommesse un +24% nei confronti del 2013.

La specialità incide comunque per un buon 12% dei giochi da casinò, una percentuale tutto sommato rispettabile. +7% infine per blackjack, baccarat e dadi, meno conosciuti e forse per questo meno praticati dagli italiani.

Tutti dati in contrasto con quanto avviene in un’altra categoria del gioco d’azzardo, il poker in versione cash game. Nel primo semestre del 2016 è stato registrato un preoccupante -15,2%, tanto che si sta pensando di aprire alla liquidità condivisa per ovviare al problema.

Una svolta epocale che potrà solo rallentare e difficilmente arrestare il declino di un gioco che sembra passare di moda. Al contrario dei giochi da casinò, che continuano a cavalcare la cresta dell’onda.




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