Il Friuli guida un’estate da (quasi) record per il turismo

A due anni di distanza, gli effetti della pandemia sul turismo sembrano definitivamente cancellati. A dirlo sono i numeri: nell’estate 2022 le presenze di turisti dovrebbero essere tornate ai livelli del 2019. E se i numeri definitivi non sono ancora stati resi ufficiali, è certo che nelle prime settimane estive la ripartenza è stata ben oltre le aspettative.

Stando ai dati forniti dall’Osservatorio Turismo realizzato da Confcommercio e Swg, alla fine di luglio sarebbero stati 27 milioni i turisti italiani pronti per dare il via alle vacanze, tra luglio e settembre. Di questi, l’88% ha scelto di trascorrerle all’interno dei confini nazionali. Le destinazioni più gettonate sono quelle balneari, che conquistano il 44% dei vacanzieri.

Mentre il 15% sceglie la montagna, città e borghi attirano invece il 21% degli italiani che restano all’interno dei confini per le vacanze.

Confermate le aspettative anche per il ritorno degli stranieri: secondo Federturismo tra giugno e settembre i turisti provenienti dall’estero sono il 25% in più del 2021. Un recupero significativo che si concentra in modo particolare nelle città d’arte. Sebbene siano molto apprezzati anche mare e montagna.

Inaspettati i risultati ottenuti in Friuli Venezia Giulia, che per la settimana di Ferragosto ha registrato il tutto esaurito nelle strutture ricettive, a ripagare gli sforzi sostenuti dagli albergatori del territorio. A livello regionale le mete preferite sono quelle balneari, sebbene diverse destinazioni montane restino al centro dell’interesse turistico.

Sì, perché se nel 2020 e 2021 le destinazioni più gettonate sono state quelle di montagna, complice la possibilità di mantenere costantemente il distanziamento, nell’estate 2022 il Friuli segue la tendenza nazionale e attrae principalmente per il mare.
Mantengono il loro appeal mete di pregio come Trieste, Pordenone e Gorizia.

Ma ad attrarre sono anche luoghi meno noti come Piani di Luzza, che da anni è una delle destinazioni più apprezzate da chi cerca soluzioni di vacanze studio in Friuli Venezia Giulia.
Le presenze di turisti italiani hanno toccato vette interessanti già negli anni scorsi, ora a tornare in grande numero sono i turisti stranieri.

Complessivamente, spiega il Presidente di Federalberghi FVG Paola Schneider, la stagione estiva non ha raggiunto i numeri del periodo pre-Covid ma la distanza è ormai molto breve. Il netto miglioramento rispetto all’estate 2021 è evidente, sebbene i dati definitivi non siano ancora disponibili.

Tra le note positive c’è il ritorno dei viaggiatori da Germania, Austria e Olanda. Paesi che hanno rappresentato i principali mercati per il Friuli prima della pandemia e che si confermano partner determinanti per il settore del turismo.




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