Il mito del Lupo Mannaro: un’icona intramontabile per film, libri e videogiochi

La leggenda del Lupo Mannaro ha affascinato (e spesso terrorizzato) l’immaginario collettivo permeando ogni forma di narrazione popolare. Oggi lo vediamo protagonista di capolavori del cinema, libri fantasy e videogame sviluppati dalle più note software house.

La creatura mitologica, capace di trasformarsi per effetto della luna piena, è diventata un simbolo di forza selvaggia e di grande mistero.

Vediamo dunque alcune tra le rappresentazioni più iconiche del Lupo Mannaro sul grande schermo, nelle sale internazionali e nel panorama digitale.

 

Il motivo del successo del licantropo

Il mito si reinventa continuamente mantenendo vivo l’interesse del pubblico. L’universo del gioco d’azzardo attinge volentieri a questo soggetto inquietante, con slot machine a tema, con macchinette elettroniche dallo stile horror e alternative come altri giochi casinò che popolano la rete sui siti specializzati.

Il Lupo Mannaro è una figura centrale perché incarna il conflitto tra la natura selvaggia e la civiltà, un argomento universale che si rispecchia profondamente nell’animo umano. Il lupo che diventa uomo, infatti, identifica la paura dell’ignoto e l’idea che, sotto la superficie della normalità, possa nascondersi una bestialità incontenibile.

La trasformazione, solitamente innescata dalle notti di luna piena, simboleggia la perdita di controllo che mette in evidenza gli istinti primordiali. Tale dualismo ha permesso al Lupo Mannaro di mantenersi attuale nella letteratura e nella cinematografia, non perdendo mai il fascino che lo contraddistingue, integrandosi in vari generi e contesti, arricchendo le storie con un’impareggiabile profondità psicologica. La versatilità del licantropo permette quindi di mandare in scena la metamorfosi, il conflitto interno e le crisi di identità.

 

Il lupo mannaro nei videogame

Nel settore dei giochi elettronici il Lupo Mannaro offre esperienze interattive che vanno dall’azione all’horror, fino al divertimento delle slot di ultima generazione. Esaminiamo alcuni esempi significativi.

  1. Curse of the Werewolf Megaways: Per gli appassionati di slot machine, questo titolo sviluppato da Pragmatic Play come conferma il sito slotmachineweb.com offre una grafica accattivante e una modalità di gioco coinvolgente. La slot machine sfrutta le opzioni dei giochi Megaways con moltissimo modi di vincere e con la costante dell’atmosfera da brivido.
  2. The Wolf Among Us: Il gioco di avventura a episodi sviluppato da Telltale Games è basato sui fumetti “Fables” realizzati da Bill Willingham. Qui il giocatore assume il ruolo di Bigby Wolf, il lupo mannaro che è anche il protagonista e che lavora come sceriffo inserendosi in una comunità di personaggi delle fiabe nascosti a New York.
  3. Bloodborne: Anche se non si tratta di un gioco sui lupi mannari in senso stretto, il titolo di FromSoftware propone numerosi nemici che richiamano l’iconografia del licantropo. Ambientato in un mondo gotico e oscuro, Bloodborne porta avanti i temi di trasformazione e bestialità, con un gameplay che combina azione e horror.

Le slot machine e i titoli dei casinò online vengono costantemente aggiornati e il licantropo appare anche nelle più moderne versioni, accompagnato da suoni inquietanti e musiche incalzanti, come confermano i colleghi di casino-europa.net.

 

La cinematografia dell’Uomo-Lupo

Il cinema ha dato vita al Lupo Mannaro in modo assolutamente spettacolare. La storia è piena di esempi e si potrebbe andare indietro nel tempo iniziando con L’Uomo Lupo del 1941. Il grande classico della Universal Pictures è forse il più tradizionale quando si parla di Lupi Mannari.

Con Lon Chaney Jr. nei panni di Larry Talbot, il successo cinematografico ha fissato numerose caratteristiche riconfermate come tratti distintivi della figura leggendaria, a partire dal conflitto uomo-bestia e dalla trasformazione con la luna piena.

John Landis nel 1981 ha continuato questo schema narrativo con Un lupo mannaro americano a Londra. L’originalità del film è far sposare l’horror con alcuni elementi tipici della commedia. La scena durante la quale David Naughton (il protagonista) si trasforma è ancora oggi considerata una delle più impressionanti, complice la bravura di Rick Baker nel dosare gli effetti speciali con maestria.

Arrivando all’attualità, nel 1994 è uscito Wolf – La belva è fuori, con la partecipazione di due nomi altisonanti del calibro di Jack Nicholson e Michelle Pfeiffer. In questo caso la trasformazione non riguarda soltanto i cambiamenti fisici ma parla anche del tormento psicologico ed emotivo.

 

I libri e la leggenda del terribile animale

La letteratura ha regalato veri e propri capolavori, che ancora oggi vengono riproposti con edizioni originali e reinterpretazioni.

L’ultimo lupo mannaro di Glen Duncan, ad esempio, è un romanzo che racconta la storia di Jake, unico lupo mannaro rimasto sulla Terra. L’uomo-animale affronta l’estinzione della propria specie con cinismo e umorismo nero. Duncan crea un connubio tra horror, erotismo e riflessioni filosofiche, con un tocco di provocazione per rendere più frizzante la narrazione.

Anche Nicholas Pekearo ha scritto un libro sul lupo mannaro che cerca di fare del bene nonostante la maledizione e uccidendo solo i malvagi. Il romanzo esamina il conflitto tra la natura selvaggia e la volontà di riscatto, offrendo una prospettiva inedita sul mito.




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