Implantologia metal-free: i vantaggi garantiti dall’ossido di zirconio
L’implantologia è una branca dell’odontoiatria che si occupa della sostituzione dei denti naturali mancanti con impianti osteointegrati, che sono in grado di sostenere denti singoli, gruppi di denti o protesi complete. Ciò ha permesso di abbandonare le vecchie dentiere e di poter contare nuovamente su denti fissi, così da non riscontrare problemi in fase di masticazione.
Di fatto, la scuola svedese e quella italiana sono state le prime a capire l’importanza dell’implantologia ed a svilupparla, e da esse derivano ancora oggi i migliori professionisti legati a questo settore. Tuttavia, negli ultimi anni, si è sentita la necessità di attuare un attento studio dei materiali, al fine di individuare delle valide alternative ai materiali metallici solitamente utilizzati negli impianti.
Dopo un’attenta ricerca, si sono comprese le potenzialità dell’ossido di zirconio, un materiale già efficacemente utilizzato in ambito medico e soprattutto nell’ortopedia protesica. Si tratta, di fatto, di un materiale ceramico, che garantisce numerosi vantaggi, che permettono di ottenere degli ottimi risultati anche a livello del cavo orale.
Le principali caratteristiche della zirconia
Ma come mai la zirconia viene ritenuta un materiale rivoluzionario? Le motivazioni sono davvero tante e tutte estremamente valide, prima fra tutte si può ricordare la biomimeticità. Infatti, gli impianti dentali in ceramica sono di colore bianco, ovvero riprendono il colore naturale dei denti. Ciò è importante, in quanto consente di evitare l’attuazione di innesti gengivali, che erano necessari con gli impianti in titanio, in quanto di colore grigio. In caso di gengive sottili, infatti, tale colorazione poteva emergere e risultare antiestetica.
Bisogna dire, inoltre, che la zirconia, come dimostrano numerose pubblicazioni scientifiche, ha un’elevata capacità di osteointegrazione, che permette di evitare infiammazioni o rigetti. Gli impianti in zirconia garantiscono, poi, anche un’eccellente resistenza meccanica, che è addirittura 3 volte superiore rispetto a quella prevista dal titanio. Tuttavia, la caratteristica più affascinante di tale materiale, è la resistenza alle aggressioni batteriche.
Infatti, la placca non riesce ad aderire, riducendo drasticamente le possibilità di insorgenza di carie, parodontite e perimplantite. Ma non finisce qui, in quanto l’ossido di zirconio ha un’ottima resistenza alla corrosione, eliminando così un problema riscontrato spesso con il titanio. Infine, si può dire che gli impianti in zirconia hanno un’elevata biocompatibilità, il che impedisce lo sviluppo di reazioni allergiche e di altre fastidiose manifestazioni a livello del cavo orale.
Le allergie causate dai metalli
Spesso, gli impianti in titanio portano allo sviluppo di allergie, in quanto contengono percentuali variabili di nichel, un metallo responsabile del 20% delle dermatiti allergiche da contatto, con un’incidenza nella popolazione italiana dell’8-15% nelle donne e del 1-3% negli uomini.
Il contatto costante con questo materiale, può portare, a lungo andare, allo sviluppo di numerosi disturbi, come lesioni sistemiche, fibromialgie, Les, eczemi, gengiviti iperplastiche, perimplantiti, cheliti e la perdita di impianti dentali od ortopedici, anche a distanza di molti anni dall’istallazione.
Le allergie da metalli comportano elevati costi sanitari, tant’è che l’Unione europea ha emanato delle direttive specifiche per riuscire a ridurre la loro presenza nei prodotti di consumo. Tale fatto fa capire ancora meglio quanto sia stata importante l’introduzione della zirconia negli impianti dentali.