Investimento in Borsa: sarà corsa alle azioni Pfizer?

L’investimento in Borsa non è assolutamente semplice, in tempo di Covid le difficoltà sono ancora maggiori. Quanto successo nel corso degli ultimi mesi ad alcuni settori produttivi, ad esempio il trasporto aereo, letteralmente azzerati dalla pandemia, è lo specchio fedele di tali complessità.
Se alcuni settori sono stati affondati dalle necessità sanitarie, altri se ne sono notevolmente avvantaggiati. Tra quelli che ne hanno beneficiato c’è sicuramente il farmaceutico, ove è facile prevedere nei prossimi mesi la crescita delle aziende che hanno legato il loro nome ai vaccini. A partire dalla Pfizer.

Le vaccinazioni di massa sono appena iniziate

Le vaccinazioni di massa sono appena iniziate e si preannunciano abbastanza difficoltose, soprattutto a causa dei ritardi che ne stanno caratterizzando le forniture. Ritardi che sono andati a ricadere su Pfizer, il cui vaccino è stato il primo ad arrivare in porto, suscitando naturalmente molte e giustificate aspettative. Se ce ne sono anche altri, ad esempio quelli di Moderna, Astrozeneca, lo Sputnik russo e il Soberana cubano, proprio quello della Pfizer si è ritrovato quindi a sopportare un notevole carico mediatico che è andato peraltro ad incidere in negativo sull’andamento del titolo. Basta vedere i dati nudi e crudi per notare il quasi 10% in meno fatto registrare da Pfizer nel corso dell’ultimo semestre. Un dato in controtendenza rispetto a quanto ci si sarebbe potuti attendere.

Il boom è dietro l’angolo

Proprio il calo dei mesi precedenti, però, sembra in grado di costituire la premessa ideale per il rally preventivato dagli esperti. L’attesa generata nell’opinione pubblica e le necessità sanitarie ancora vive in tutto il mondo, sembrano rappresentare l’humus ideale per preparare al meglio il terreno sui mercati. Ove in molti potrebbero decidere di puntare sull’azienda farmaceutica statunitense, come riporta il sito Abcfinanze.com/, con la fondata speranza di vederne crescere in maniera impetuosa il titolo.

La capacità produttiva si sta mettendo al passo con le esigenze

Ad ulteriore rinforzo della tesi di chi prevede l’esplosione della quotazione di Pfizer nell’immediato futuro, ci sono anche le rassicurazioni giunte dall’interno dell’azienda. È stato Päivi Kerkola, neoamministratore delegato di Pfizer Italia, a puntualizzare come già entro la fine del 2021 il gruppo statunitense sarà in grado di fornire due miliardi di dosi, a livello mondiale.

Potrebbe trattarsi solo di un primo passo, considerato come le mutazioni in atto del Covid impongono di tenere alta la guardia ancora a lungo, preparando le condizioni ideali per le aziende impegnate nella fornitura dei vaccini, che saranno chiamate ad uno sforzo produttivo in grado di impegnarle a fondo ancora per anni. In questo quadro, non stupiscono affatto le grandi attese di analisti e investitori, soprattutto quelli istituzionali, sul titolo Pfizer.




Condividi