La crescita degli utenti su PayPal rallenta: poca fiducia nell’azienda o crisi nei consumi?

PayPal rallenta, incredibile ma vero. Dalla pandemia, infatti, l’azienda americana ha vissuto vari momento di crisi e ora, nonostante sia conosciuto e amato da milioni di persone in tutto il mondo, viene usato meno. Perché?

PayPal è l’azienda leader mondiale nel settore delle transazioni online. Conta più di 300 milioni di utenti nel mondo, infatti, e ha agganci con i più grandi settori presenti sul web. Tra i tanti, spicca il settore del gioco online come è possibile vedere dai tanti siti che usano PayPal come metodo di pagamento. I migliori siti scommesse PayPal funzionano, infatti, alla grande e sono tanti gli scommettitori che usano proprio PayPal come metodo principale nel betting online grazie alla privacy e alla protezione clienti che l’azienda da sempre ha come fiori all’occhiello. Allora perché PayPal è in calo? Parliamo di una discesa temporanea o è una rappresentazione della crisi dei consumi dovuta alla pandemia.

PayPal: qual è la storia di questo colosso?
PayPal nasce come costola di Confinity, un’azienda che si occupava di sicurezza nei software informatici. A un certo punto, però, entra in scena Elon Musk, con la sua X.com, azienda che faceva capo alla sicurezza nel banking online, che intuisce la potenzialità di un progetto di e-wallet semplice da usare. L’allora Presidente di X.com, Bill Harris, non crede all’idea di Musk di creare un software di protezione e scambio di denaro sul web e viene, a quel punto, eliminato dal progetto con Musk che decide di continuare da solo questa sfida impossibile per l’epoca. Nel 2001 PayPal vede la luce e si fa un nome sul web come affiliato di eBay, una delle più grandi piattaforme di e-commerce al mondo.

Nel 2015 il grande salto: PayPal si stacca da eBay per essere quotato in Borsa. Negli ultimi anni, senza esagerare, PayPal è diventato indispensabile per tutto ciò che è scambio legale di denaro su internet e non solo. Compriamo su un sito di abbigliamento? Paghiamo con PayPal. Usiamo un sito di scommesse? Via con PayPal. Acquistiamo un biglietto per un concerto? PayPal. E così via. Un colosso, senza ombra di dubbio, un leader incontrastato, una certezza. Ma allora perché PayPal è in calo?

Nel 2022 PayPal ha chiuso 4,5 milioni di account. Sono numeri enormi che ci fanno comprendere non solo quanto l’azienda sia conosciuta ma quanto sia grossa la crisi che sta attraversando. Qualcuno ha parlato di calo fisiologico, di rischi ponderati. Probabilmente è vero che un’azienda non ha sempre un trend positivo ma qui si parla di milioni di persone. Allora, sinceramente, pensiamo che ci sia qualcos’altro, qualcosa che accomuna tutti noi: la crisi dei consumi legata alla pandemia che è stata un vero e proprio spartiacque economico tra il prima e il dopo.

Quanto la pandemia ha inciso sull’economia?
Senza andare troppo per il sottile, la pandemia ha creato danni a tanti settori economici e in tanti paesi. Pensiamo solo a quanti mesi, in Italia, sia durato il lockdown e quanti esercizi non abbiano retto all’impatto con questa chiusura inaspettata. Migliaia di ristoranti, pub, bar, cinema, alberghi, palestre e tanti altri hanno chiuso, senza colpo ferire, senza che se ne sia poi parlato più di tanto. Tantissime persone sono, ancora oggi, senza lavoro o in cassa integrazione e questo, incredibile ma vero, è il primo anno (dopo 3) in cui non ci sono restrizioni evidenti per entrare o uscire in posti che non siano strettamente medici.

Quello che è successo, imparagonabile a qualsiasi altro evento moderno, ha cambiato le abitudini, ci ha fatto essere meno propensi a pensare al futuro, ci ha fatto perdere dei soldi. Certo, tanti di noi hanno imparato a fare la spesa online, hanno iniziato a usare il computer ma, insomma, se non ci sono soldi va anche bene avere dei conti attivi ma senza fare operazioni, no? E così è stato anche per PayPal, nonostante la sua fama, nonostante le immense garanzie ai clienti, nonostante la semplicità d’uso. Ci auguriamo, comunque, che tutto quello che ha a che fare con l’economia e con le transazioni finanziarie possa ritrovare smalto e fiducia e che si possa, di nuovo, pensare al futuro senza ansie e con l’energia di sempre.




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