“La lunga storia dei miti”, viaggio nella storia di Aquileia

FVG – Un viaggio nella storia di Aquileia che con i suoi preziosi tesori archeologici e la Basilica patriarcale, rappresenta un prezioso scrigno d’arte e di storia, inserito nel 1998, nel World Heritage List dell’Unesco.

La sua storia avvalora l’idea di una regione, il Friuli-Venezia Giulia, intesa come terra di confine, ricca di storia e arte, crocevia di culture e spiritualità libere. Partendo da questa convinzione, la Delegazione pordenonese dell’Associazione italiana cultura classica” ha deciso di dedicare la seconda parte del progetto “La lunga vita dei Miti “alla città che fu una delle città più grandi e ricche dell’Impero Romano nel Mediterraneo, sede di un Patriarcato, durato fino al 1751, e centro propulsore del Cristianesimo in tutta l’Europa centrale durante il Medioevo.

In programma sono previsti tre incontri ideati dal presidente dell’associazione, Gianantonio Collaoni, che intendono raccontare i tanti secoli in cui Aquileia giocò un ruolo importante nel nord-est dell’Italia.

Il progetto “La lunga vita dei miti” è realizzato con il contributo della Regione Friuli-Venezia Giulia, del Comune di Pordenone, di Fondazione Friuli ed in collaborazione con l’Associazione “L’oppure” e l’Accademia San Marco di Pordenone, infine, con il patrocinio del Comune di San Vito al Tagliamento. Si parte online il 19 aprile, alle 17 e 30, con Piervincenzo Di Terlizzi, dirigente scolastico e scrittore.

Il relatore interverrà sul tema: “Il segno di Giona. Aquileia cristiana, tra Oriente e Occidente” analizzando anche gli approfondimenti dello studioso friulano don Gilberto Pressacco che con la sua ricerca, ha riannodato fili dispersi e sparpagliati dal tempo, giungendo a collegare l’Aquileia del I sec. d.C. con Alessandria d’Egitto, a quel tempo la vera capitale del Mediterraneo.

“Nei primi secoli dell’era volgare – anticipa Di Terlizzi – Aquileia fu un importante centro di predicazione e di diffusione del Cristianesimo. Le origini del Cristianesimo aquileiese sono decisamente precoci e connettono la città con importanti centri culturali del Mediterraneo, soprattutto con Alessandria d’Egitto.

Non solo: i riti del cristianesimo aquileiese e la stessa professio fidei hanno elementi peculiari. Questi aspetti ci sono testimoniati da diverse fonti storiche, tra le quali assumono un rilievo importante gli scritti di Cromazio d’Aquileia e, sul piano iconografico, i mosaici della Basilica. La storia dei legami di Aquileia con Alessandria, con propaggini culturali che arrivano fino al XVII secolo, è stata tratteggiata da don Gilberto Pressacco in un libro-intervista curato da Gabriella Paluzzano, “Viaggio nella notte della Chiesa di Aquileia”, pubblicato dall’editore Gaspari poco dopo della di lui scomparsa prematura, nel 1998, e recentemente ristampato”. Gli incontri dedicati a Aquileia dell’Aicc, proseguiranno lunedì 26 aprile, Gabriele Caiazza, storico, ricercatore e saggista affronterà l’argomento delle residenze “occidentali” dei Patriarchi di Aquileia. Infine, il 3 maggio, Pier Carlo Begotti, studioso ed esperto di storia friulana, approfondirà le ragioni della nascita del potere temporale dei Patriarchi di Aquileia.

Paola Dalle Molle




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