Il metallo è un materiale ampiamente utilizzato in svariati settori industriali, dalla costruzione di infrastrutture all’industria automobilistica e aerospaziale.
La sua diffusione è stata possibile grazie soprattutto ai suoi numerosi vantaggi, come ad esempio l’elevata resistenza, sia in termini di durezza che nel tempo, oltre alla malleabilità, duttilità, e infine l’eccellente conduzione di calore ed elettricità.
È possibile inoltre mescolare diversi metalli tra loro o con materiali differenti, per ottenere quelle che si chiamano leghe: utilizzate in ancora più ambiti perché permettono di realizzare materiali con caratteristiche specifiche.
Tuttavia, a volte è necessaria una lavorazione particolare su questi materiali per ottenere dei risultati che abbiano determinate particolarità, per riuscire a rispettare le esigenze delle persone.
Uno dei trattamenti più rinomati, in questo contesto, è la cataforesi, utile a dare ottime proprietà al metallo in qualità di resistenza, in particolare contro la corrosione dovuta alla ruggine.
Scegliere il metallo giusto
Prima di pensare a quale trattamento applicare per rendere resistente il metallo alla corrosione, è importante valutare bene la scelta della tipologia da usare per la propria produzione.
Alcuni di questi materiali, infatti, hanno già come proprietà intrinseca una resistenza tale da richiedere successivamente solo poche lavorazioni e che possono perciò garantire un risultato migliore, rispetto che l’utilizzo di uno che non ha questa caratteristica.
L’alluminio, ad esempio, si presenta come un’ottima scelta data la sua resistenza e leggerezza, rendendolo ideale per svariati scopi, dagli utensili da cucina ai mobili da giardino, nonché per alloggiamenti per l’elettronica e attrezzature scientifiche.
Un altro metallo di spicco è il titanio, noto per la sua durezza, paragonabile all’acciaio ma con la metà del peso, anche se possiede un costo complessivo decisamente maggiore.
Ma questo problema può essere risolto con l’acquisto di una lega a base di titanio, in grado di assicurare le stesse proprietà ma a un prezzo minore, essendo legato ad altri materiali più economici.
Per chi cerca un materiale facilmente lavorabile e resistente alla corrosione, inoltre, l’ottone si rivela una scelta preziosa, in grado di garantire inoltre un’ottima conducibilità elettrica e termica.
Infine, anche il rame si rivela essere ottimo per gli scambiatori di calore ad alte prestazioni e applicazioni elettroniche, proprio grazie alle sue proprietà di resistenza e alta conduzione.
I rivestimenti migliori per proteggere i metalli
Scegliere un metallo che abbia tra le sue proprietà intrinseche quella di essere resistente alla corrosione è un buon inizio e di grande aiuto, ma se l’utilizzo finale prevederà la necessità di assicurare questa caratteristica esistono diversi trattamenti utili per ottenere la massima efficienza del pezzo.
I rivestimenti anticorrosione, con spessori variabili in base alle specifiche esigenze, permettono in particolare di creare una solida barriera di protezione sui dispositivi, rendendoli adatti a diversi settori ad elevato rischio come l’industria chimica, farmaceutica e Oil & Gas.
Questo tipo di protezione non garantisce solo la creazione di un metallo che sia resistente agli agenti chimici e corrosivi, ma anche alle intemperie prolungate, come gli agenti atmosferici avversi.
Investire in un trattamento anticorrosione significa, nel lungo periodo, avere un risparmio economico e un incremento dell’efficienza produttiva, perché non saranno necessarie manutenzioni o sostituzioni.
Il potere della cataforesi
Abbiamo accennato all’inizio dell’articolo che uno dei trattamenti di maggior rilevanza in questo settore, in grado di portare a un risultato ottimale ed efficiente, è in particolare la cataforesi.
Questa viene eseguita con una tecnica a immersione e l’utilizzo di corrente elettrica continua: in altre parole, il pezzo da rivestire viene immerso in una vasca di vernice che, grazie allo scorrere dell’elettricità all’interno, si attacca all’oggetto e crea una sorta di pellicola.
Utilizzare questa tecnica non è utile solo per l’ottima qualità del lavoro, in quanto la pellicola che si forma si rivela essere straordinariamente resistente alla corrosione e in particolare alla formazione della ruggine, ma anche per una facilità di lavorazione.
L’immersione in vasca, infatti, permette di rivestire parti intricate, come scatolati e piegature profonde, che non sarebbero facilmente raggiungibili con i tradizionali sistemi a spruzzo.
È quindi una tecnologia all’avanguardia che trova impiego in diversi settori, tra cui l’automotive, in particolare nella protezione anticorrosione delle scocche dei veicoli, ma anche in settori come i veicoli industriali, motocicli, arredi, trattori e macchine agricole.
Trattamento per cataforesi: come funziona il processo
Andando un pochino più nel dettaglio, la cataforesi è un procedimento industriale impiegato per applicare rivestimenti su oggetti e pezzi metallici, che andranno poi a essere utilizzati nella realizzazione di diversi prodotti.
Questo trattamento riveste le superfici con uno strato uniforme di vernice, ottenuto mediante elettrodeposizione in immersione con corrente continua. Per avviare questo processo, il materiale da trattare viene prelevato dal magazzino e posizionato nelle aree di lavoro designate, solitamente adiacenti all’impianto di cataforesi.
La fase iniziale coinvolge un controllo qualitativo e quantitativo del materiale per garantire che soddisfi i requisiti per la cataforesi e che quindi questo procedimento possa essere utilizzato nella casistica specifica.
Prima di appendere il materiale e passare alla lavorazione, viene assicurato che tutte le attrezzature siano pulite e abbiano ricevuto la giusta manutenzione, solitamente attraverso granigliatura interna, così da riuscire a ottenere la massima qualità finale del prodotto.
Si passa a questo punto a una fase di pre-trattamento, che prepara la superficie a ricevere il rivestimento tramite cataforesi. Questi stadi includono sgrassaggio, fosfatazione, lavaggio ed altre operazioni importanti per preparare il pezzo.
Segue poi la fase di elettrodeposizione, la più importante, dove il materiale immerso nella vasca di cataforesi viene rivestito di vernice attraverso l’elettrodeposizione, ovvero la deposizione di questa grazie alla corrente elettrica continua a cui è sottoposta.
Dopo, il materiale viene lavato per rimuovere eventuali eccessi di vernice e ne segue, successivamente, una fase di polimerizzazione in un forno a tunnel con circolazione d’aria forzata.
Per concludere il processo, il materiale può procedere a successive lavorazioni come la verniciatura a smalto liquido o a smalto a polvere, importanti per l’aspetto estetico finale che sia quello desiderato, e infine l’imballaggio e la spedizione.