Nasce Confidi Venezia Giulia con 4.969 soci e 40milioni patrimonio

FVG -I Confidi di Gorizia e di Trieste si fondono per dar vita a Confidi Venezia Giulia, una unica realtà in linea con un’azione socio-economica coordinata che integra sempre di più le realtà della Venezia Giulia.

I Consorzi di garanzia collettiva dei fidi, infatti, svolgono prestazioni di garanzia destinate a supportare e agevolare le imprese nell’ottenimento di finanziamenti per sostenere le proprie azioni economiche e produttive. La natura di queste realtà nasce quale espressione delle Associazioni din categoria con principi di solidarietà e su tale linea, in particolare, il ruolo svolto dai Confidi Gorizia e Trieste nel periodo dell’emergenza da Covid 19 è risultato fondamentale per le aziende della Venezia Giulia.

Una azione svolta in coordinamento con la Camera di Commercio Venezia Giulia divenuta punto di riferimento dello sviluppo socio-economico coordinato del territorio. Per tale ragione Confidi Venezia Giulia vedrà al suo vertice quale presidente Antonio Paoletti, mentre nei ruoli di vicepresidenti Pietro Marangon (già presidente di Confidi Gorizia) e Franco Rigutti (già presidente di Confidi Trieste).

Direttore della realtà che esce dalla fusione, Pierluigi Medeot, che ha maturato grande esperienza svolgendo da 12 anni questo importante ruolo nel Confidi Gorizia, mentre per incrementare ulteriormente il posizionamento sul mercato di Confidi Venezia Giulia è stato scelto il ruolo dell’amministratore delegato nella figura di Massimiliano Ciarrocchi.

“Nasce dalla fusione per incorporazione del Confidi Trieste nel Confidi Gorizia – spiega il presidente Antonio Paoletti – una nuova realtà a sostegno delle esigenze di credito delle Pmi e liberi professionisti, più solida, efficiente, strutturata, capace di confrontarsi con maggiore competitività nel mercato regionale dei Confidi e con aumentato peso verso il mondo del credito e gli attori istituzionali.

Il nuovo soggetto vedrà sommarsi le potenzialità dei due Confidi che al 31 dicembre 2019 esprimevano complessivamente 4.969 soci, di cui 2.690 del Confidi Gorizia e 2.279 del Confidi Trieste, un valore del patrimonio netto di euro 39.647.570, un monte di finanziamenti garantiti in essere pari ad euro 116.774.250, garanzie rilasciate in essere per euro 60.232.339, finanziamenti deliberati nell’anno per euro 62.434.482”.

Il primo semestre 2020 registra un significativo incremento di operatività dei due Confidi rispetto ad analogo periodo del 2019: + 51% di affidamenti bancari deliberati,+ 116% di garanzie concesse.

Tale importante crescita è dettata in particolare dall’efficace e sinergico sostegno offerto alle attività economiche della Regione Friuli Venezia Giulia per fronteggiare l’emergenza sanitaria in corso, attivato con iniziative specifiche assistite da coperture in garanzia sino al 100%.

Le risorse assegnate per supportare le imprese nel periodo dell’emergenza sanitaria da Covid 19 dal Fondo Gorizia, attraverso il supporto alla patrimonializzazione del Confidi Gorizia, hanno contribuito all’attivazione tempestiva di linee di intervento con coperture in garanzia sino al 100%.

Tali linee hanno sostenuto l’urgente quanto vitale necessità di liquidità delle Pmi e dei liberi professionisti investiti dall’imprevisto e significativo calo di operatività conseguente all’emergenza sanitaria in corso. La risposta del mondo imprenditoriale è stata immediata: dal 16 marzo al 6 luglio 2020 sono state ricevute 371 richieste corrispondenti ad euro 22.986.264 di finanziamenti di cui euro 17.954.092 deliberati.

Al 31 maggio il Confidi Trieste dopo 200 contatti con le imprese ha concretizzato 130 finanziamenti per 12 milioni di euro con complessivi 7 milioni di garanzie su linee di intervento specifiche attivate nel periodo dell’emergenza da coronavirus, con durata fino a 120 mesi garantite fino al garanzie fino al 100%.

Contemporaneamente nell’ operatività ordinaria sono stati posti in essere interventi altrettanto significativi per un valore di 9 milioni di finanziamenti.
E se per entrambe le realtà la media degli affidamenti era di 30-35 mila euro, nel periodo dell’emergenza l’importo è pressochè raddoppiato attestandosi tra i 60 e i 70 mila euro.

Questa fusione è un ulteriore passo verso la completa integrazione all’interno della Venezia Giulia in una azione che trova nell’Ente camerale il punto di riferimento che ha già visto l’integrazione tra gli operatori della retroportualità con Autoporto Sdag Gorizia sempre più sinergico all’Interporto di Trieste e agli scali di Trieste e Monfalcone; l’avvio della fusione dei Consorzi di sviluppo industriale di Gorizia e Monfalcone; l’integrazione e messa a sistema di azioni sinergiche a favore delle imprese e nella promozione dei territori.




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