Nella manovra Finanziaria “bisognerebbe” approvare la diminuzione delle slot

Certamente in questo periodo tutti i gruppi politici sono assorbiti dalla manovra finanziaria, dagli eventuali emendamenti per farla diventare migliore e dal desiderio che questa manovra contenga anche qualcosa che tutti desiderano (o quanto meno la maggior parte), sopratutto coloro che si preoccupano che il mondo gioco e dei migliori casino online abbia una sua collocazione ben definita, che sia presente nel modo giusto sul territorio e che gli operatori abbiano “anche” la possibilità di vivere e di esplicare la propria attività nella tranquillità che lo Stato dovrebbe essere in condizione di dare, considerando -e questo si ribadisce sino alla noia- che il gioco è una “riserva di Stato” e come tale dovrebbe essere ben trattato e non “vilipeso”.

Posto questo si possono esaminare alcuni desideri che vengono espressi politicamente come, per esempio, che nella manovra finanziaria dovrebbe essere inserita una manovra che approvi una norma per la riduzione delle slot machine e questa volta, in modo definitivo. Questo è uno dei “particolari desiderata” di un Gruppo politico che fa constatare quanto il dibattito parlamentare sia concentrato sulla legge di bilancio e sui vari emendamenti, ma essendo anche tempo di contatti strategici e di comprensione circa quello che il Governo propone bisogna senza ombra di dubbio garantire la salute e la qualità di vita dei cittadini e questo dovrebbe prescindere ”dagli interessi di parte” anche se non sono certamente pochi.

A questo punto, per concretizzare i desiderata espressi qualche riga più sopra, si potrebbe applicare il decreto del 27 ottobre 2003 che aveva come oggetto la determinazione del numero massimo di apparecchiature da intrattenimento che possono essere installate presso esercizi pubblici, circoli privati e punti di raccolta ed anche il successivo decreto del 18 gennaio 2007 che individuava il numero massimo di apparecchiature che possono essere installate per la raccolta di gioco presso punti di vendita che hanno come attività principale la commercializzazione dei prodotti di gioco pubblici.

Quindi il decreto, le norme e quant’altro sul mondo dei casino online potrebbe servire per conoscere il numero di slot machine che possono stare in circolazione erano già state predisposte… mancherebbe di prenderle in considerazione “sul serio” e sarebbe già tutto più facile. Non bisognerebbe “inventare” un’altra norma basterebbe applicarne una già esistente ed a questo punto si fa largo l’idea che forse il Governo vuole fare un’altra legge da un lato, ma dall’altro sembra restio a legiferare. I risultati negativi sul gioco ottenuti da questa legislatura sono palesi a tutti!

Per ritornare poi al vecchio decreto del 2003 i limiti numerici degli apparecchi da inserire nei vari esercizi sono stati stabiliti, come successivamente nel 2007 indicati quelli riguardanti le sale scommesse, sale bingo e sale giochi).

Nel 2011 infine il numero è stato aumentato per arrivare alle oltre 400mila Awp, il 14% di Vlt, pari a 57mila videoterminali. In pratica da oltre quindici anni si discute e si delibera sul numero di apparecchi che possono esistere: anche in occasione di questa finanziaria, dunque, molto semplicemente si potrebbe fissare un numero degli apparecchi ed il termine entro cui arrivare a questo risultato.

Infine, basterebbe che “qualcuno” faccia rispettare questa norma e sopratutto che con la facesse cadere “nel dimenticatoio”.




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