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domenica , 7 Dicembre 2025

Nuovo Accordo Stato-Regioni del 2025: rivoluzione nella formazione per la sicurezza sul lavoro

Il 17 aprile 2025 è stato siglato un Accordo Stato-Regioni che ridefinisce integralmente la formazione obbligatoria sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro, superando la precedente normativa del 2011. Questa riforma, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 24 maggio 2025, introduce regole più rigorose e dettagliate per Lavoratori, Preposti e Dirigenti, con l’obiettivo di rafforzare il ruolo centrale del Preposto nella prevenzione degli incidenti e nella gestione quotidiana dei rischi. Tra le novità principali figurano l’aumento delle ore minime di formazione, l’obbligo di partecipazione in modalità sincrona e la centralità dell’aggiornamento biennale. Il provvedimento entra in piena efficacia dopo un periodo transitorio di un anno, durante il quale saranno ancora validi i corsi per preposti erogati in conformità alle disposizioni del 2011.

Una riforma strutturale per la Sicurezza nei luoghi di lavoro

Lo scenario della formazione alla Sicurezza sul Lavoro ha subito una profonda revisione con l’Accordo Stato-Regioni stipulato il 17 aprile 2025, pubblicato ufficialmente il 24 maggio successivo. Questo strumento normativo mira a superare la frammentazione delle regole precedenti, armonizzando e aggiornando le prescrizioni per le principali figure coinvolte: Lavoratori, Preposti e Dirigenti. La normativa si applica non solo a chi è formalmente incaricato ma anche a coloro che esercitano di fatto i compiti di Preposto, ampliando così la platea dei soggetti interessati.

Formazione Preposti: più ore, moduli e modalità rigide

Una delle modifiche più significative riguarda la formazione per i Preposti, che passa da un minimo di 8 a 12 ore. Tale percorso è articolato in quattro moduli tematici che spaziano dall’inquadramento giuridico-normativo alla gestione della Sicurezza, dalla Valutazione dei Rischi fino alle competenze comunicative necessarie. L’apprendimento deve avvenire esclusivamente in presenza fisica o tramite videoconferenza sincrona, escludendo quindi il tradizionale e-learning asincrono. Anche l’aggiornamento, obbligatorio ogni due anni e di almeno 6 ore, segue le stesse modalità e assorbe automaticamente l’aggiornamento previsto per i Lavoratori, mentre non vale in senso inverso.

Verifica dell’apprendimento e conservazione documentale

La nuova normativa impone una verifica obbligatoria al termine di ogni corso, realizzata attraverso un test con almeno dieci domande o un colloquio. Per superare la prova è necessario ottenere almeno il 70% di risposte corrette. Il docente è tenuto a chiarire e registrare le risposte errate, garantendo così una formazione efficace e tracciabile. Le aziende devono conservare per almeno un decennio i registri di presenza, i verbali delle verifiche e gli attestati rilasciati, con la raccomandazione di mantenere tali documenti più a lungo in caso di contenziosi o incidenti gravi.

Ruoli, responsabilità e aggiornamenti obbligatori

Il Preposto, figura chiave nella prevenzione infortuni, viene valorizzato come protagonista attivo nella gestione quotidiana della Sicurezza, con responsabilità anche penali che si estendono a chi svolge questo ruolo senza nomina formale. La formazione per i Preposti non sostituisce quella per i Lavoratori, ma si aggiunge ad essa, mentre i percorsi per dirigenti e Preposti restano distinti, pur condividendo alcuni contenuti. L’aggiornamento deve essere effettuato anche in presenza di modifiche organizzative o nuovi rischi emergenti, oltre che a seguito di cambiamenti legislativi o tecnici rilevanti.

Accreditamento, modalità e periodo transitorio

Gli enti che erogano la formazione devono essere accreditati secondo le disposizioni regionali, senza reciprocità automatica tra le diverse regioni. Inoltre, ogni sede deve ottenere l’accreditamento specifico per la propria area geografica di operatività. Gli enti istituzionali, quali ASL o INAIL, possono organizzare corsi solo per i propri dipendenti, salvo eccezioni. Il Datore di Lavoro può svolgere il ruolo di formatore interno se rispetta i requisiti stabiliti dall’Accordo. È vietata la frammentazione del percorso formativo tra diversi enti: l’intero corso deve essere erogato e certificato da un unico soggetto. I corsi erogati prima del 24 maggio 2025 restano validi fino al 24 maggio 2026, termine del periodo transitorio, entro cui sarà obbligatorio adeguarsi alle nuove disposizioni.

Impatto e prospettive

L’Accordo Stato-Regioni del 2025 rappresenta un passo decisivo nel rafforzamento della cultura della Sicurezza aziendale, puntando a un coinvolgimento più consapevole e aggiornato dei Preposti. La formazione specifica e l’aggiornamento costante sono strumenti fondamentali per prevenire sanzioni, fermi produttivi e problematiche assicurative, oltre a migliorare la reputazione e le relazioni con clienti e stakeholder. La collaborazione sinergica tra Preposti, Dirigenti, Lavoratori e Rappresentanti della Sicurezza (RLS) risulta imprescindibile per garantire un’efficace gestione dei rischi.

In conclusione, il nuovo Accordo introduce regole più rigorose e dettagliate, con un’attenzione particolare alla qualità, alla verifica e alla tracciabilità della formazione. La centralità del Preposto viene rafforzata, mentre il sistema formativo si adegua alle necessità operative e normative contemporanee, segnando una svolta importante nella prevenzione degli infortuni sul lavoro in Italia.

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