Polizze sulla vita: ecco la decisione della Cassazione

Nell’ultimo periodo, la Cassazione si è espressa a favore dei consumatori che intendono sottoscrivere una polizza assicurativa sulla vita. Ma quali sono stati gli ambiti di intervento della Cassazione?

In primo luogo, sono stati chiariti i cosiddetti obblighi informativi a carico dell’agente assicurativo. In buona sostanza, dunque, l’assicuratore adesso ha l’obbligo di informare dettagliatamente il contraente in modo tale da metterlo al corrente di tutte le variabili e, soprattutto, ha il dovere di proporre polizze coerenti con il profilo dello stesso.

Qualora, infatti, l’agente proponesse polizze non in linea con le esigenze del consumatore, potrebbero essere presi provvedimenti. Per evitare qualsiasi problema alcuni consigli per trovare la migliore polizza è possibili trovarli anche su internet.

Ma proviamo a capire perché è dovuta intervenire la Cassazione? La situazione è tanto semplice quanto comune. Un consumatore si era rivolto ad un agente assicurativo per stipulare una polizza sulla vita. Durante la consulenza, al futuro contraente era stata proposta una polizza cosiddetta a contenuto finanziario.

Il contratto firmato dall’individuo prevedeva che il contraente effettuasse i pagamenti per 5 anni. Alla scadenza di tale termine, avrebbe, poi, potuto scegliere se rinnovare la polizza o riscuoterla. L’agente assicurativo, però, aveva avuto una condotta a dir poco scorretta poiché non aveva informato in maniera precisa e dettagliata il futuro contraente in merito alle spese gestionali della polizza e, soprattutto, al fatto che vi era il rischio che il rendimento finale potesse essere inferiore al capitale effettivamente versato.

A questo punto, è quanto mai evidente che la Cassazione ha dovuto stabilire con precisione gli obblighi degli assicuratori al fine di evitare il ripresentarsi di tali complesse situazioni. Entrando più nello specifico, l’agente ha l’obbligo di informare il contraente sia riguardo ai costi relativi alla gestione che al rischio relativo all’investimento finanziario connesso alla polizza.

In questo caso, la Cassazione ha parlato di dovere di correttezza. Inoltre, gli agenti assicurativi devono adoperarsi per vendere prodotti utili e non solo teoricamente adatti al profilo del cliente. Più di ogni altra cosa, poi, all’assicuratore spetta il compito di fornire al futuro contraente tutti gli strumenti per poter decidere con consapevolezza. Ad onor del vero, è necessario fare presente che non è la prima volta che la Cassazione si esprime a tale riguardo. In passato, infatti, sono stati molti i casi di clienti che hanno dovuto fare fronte a conseguenze del tutto impreviste.

Ovviamente, il primo e fondamentale passo da compiere è quello di anteporre al guadagno la lealtà. Un agente assicurativo leale, infatti, non metterà mai a repentaglio i risparmi dei propri clienti ma, al contrario, tenterà di fare di tutto pur di farglieli fruttare. In tale ambito, quindi, è fondamentale riflettere in maniera approfondita in merito al rischio. Quello del rischio è un argomento che deve essere affrontato prima di siglare ogni genere di contratto. La consapevolezza, pertanto, è fondamentale.

Senza alcun dubbio, poi, i futuri clienti devono essere anche messi al corrente in merito alle effettive spese che dovranno sostenere. Insomma, è chiaro che quello a cui la Cassazione ha chiesto di fare appello è semplicemente un principio di giustizia di cui tutti dovrebbero saper fare tesoro. In molti hanno sollevato il problema relativo alla corretta informazione.

Di sicuro, il consumatore deve sempre fare molta attenzione al contratto e, soprattutto, deve leggerlo in ogni sua parte prima di sottoscriverlo. In alcuni casi, però, leggere le clausole contrattuali potrebbe non bastare e, per tale ragione, è quanto mai necessario vigilare su ruolo dell’intermediario assicurativo che, nella maggior parte dei casi, è considerato una persona di fiducia in grado di fornire preziosi ed utili consigli al fine di prendere una decisione razionale. È chiaro, pertanto, che quello che deve crearsi tra agente e cliente è un rapporto di fiducia basato sulla lealtà del primo nei confronti del secondo.

Le speculazioni economiche ed il mero interesse economico del tutto personale, pertanto, devono essere messi da parte a favore di una chiara informazione e di una consulenza seria finalizzata a consigliare al cliente il prodotto più idoneo sulla base di un’attenta analisi della sua situazione e del suo profilo.

A questo punto, non resta che vedere se gli agenti assicurativi seguiranno alla lettera le indicazioni fornite dalla Cassazione o se, invece, tenteranno comunque di ottimizzare i propri guadagni non tenendo conto delle conseguenze. Non sembra dunque facile per chi conosce




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