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domenica , 22 Dicembre 2024

Polveri sottili: il punto sulla situazione della provincia di Pordenone

Qual è la situazione della provincia di Pordenone per quel che riguarda la presenza di polveri sottili nell’atmosfera? Nell’anno in corso si sono registrati degli sforamenti rispetto alle soglie di sicurezza? In quest’articolo faremo il punto su queste interessanti domande, facendo riferimento a dati ufficiali.

Prima di entrare nel dettaglio, tuttavia, ricordiamo che cosa sono le polveri sottili e perché sono considerate una minaccia per la salute

Polveri sottili: cosa sono e come possono rivelarsi pericolose

Le polveri sottili sono delle particelle di dimensioni minuscole, assolutamente impercettibili all’occhio umano, le quali possono generarsi in molti diversi modi; escludendo rari casi in cui derivano da attività naturali, come eruzioni vulcaniche o decomposizioni vegetali, le polveri sottili sono originate da inquinamento dovuto ad attività umane, come il riscaldamento degli edifici o il traffico veicolare.

L’esigua dimensione di queste polveri consente alle stesse di insinuarsi senza grandi difficoltà nell’organismo umano, tramite inalazione, e questo può costituire un rischio per la salute: se tali polveri sono presenti nell’atmosfera in quantità importanti, e se l’esposizione è continuativa, esse possono generare problemi respiratori più o meno importanti o anche delle patologie molto serie.

Alla luce di ciò, risulta evidente il motivo per cui le quantità di polveri sottili nell’atmosfera debbano essere tenute sempre sotto controllo tramite delle apposite rilevazioni, ed è utile ricordare che esse possono costituire anche un inquinante in spazi indoor, come può essere il caso di capannoni industriali; proprio per questo motivo, in ambienti come questi la Legge rende obbligatorio l’utilizzo di strumentazioni professionali come quelle visionabili nel sito Depureco.

Le soglie massime stabilite dall’Unione Europea

Le polveri sottili si distinguono in due tipologie, PM10 e PM2.5: le prime presentano un diametro aerodinamico inferiore a 10 micrometri (µm), mentre le seconde, ancor più piccole, hanno un diametro aerodinamico inferiore a 2.5 micrometri.

Le soglie massime che devono essere rispettate in Italia sono le medesime che vigono nell’intera Unione Europea, e sono le seguenti: per il PM2.5 non deve essere superata una media annuale di 25 µg/m³ (microgrammi per metro cubo), mentre per il PM10 la soglia è duplice, ovvero una media annuale di 40 µg/m³ e una media giornaliera di 50 µg/m³ da non sforare più di 35 giorni all’anno.

Dal momento che il 2024 sta ormai volgendo al termine, questo periodo è assolutamente interessante per fare il punto su quanto è stato rilevato durante l’anno dalle stazioni presenti sul territorio, andiamo dunque a scoprire la situazione della provincia di Pordenone facendo riferimento ai dati dell’agenzia regionale Arpa FVG.

In provincia di Pordenone nessuno sforamento

I dati riscontrati tramite le stazioni di rilevazione installate nella provincia di Pordenone sono positivi e non hanno evidenziato nessuno sforamento delle suddette soglie.

Da un lato, dunque, le medie annuali di PM2.5 e PM10 non eccedono i limiti massimi, dall’altro non si sono riscontrati neppure degli sforamenti delle medie giornaliere su base annua per quel che concerne il PM10 che, come detto, non possono essere più di 35.

Va sottolineato, per precisione, che l’anno non si è ancora concluso, dunque il dato non può dirsi definitivo, tuttavia è inverosimile che si registri un elevato numero di sforamenti in un lasso temporale così breve, anche in considerazione del fatto che le cifre rilevate sono mediamente piuttosto distanti dalle soglie stabilite dall’Unione Europea.

La quantità più elevata di superamenti della media giornaliera di PM10, ovvero 32, è stata quella rilevata dalla stazione di Brugnera, mentre il dato più virtuoso è stato quello della stazione di Pasiano di Pordenone, dove non si è registrato, in tal senso, nessuno sforamento

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