Serie B 2022: le prospettive per il Pordenone

Con la promozione in B della storica squadra dell’Alessandria, che ha superato nei playoff il Padova, il quadro della Serie B 2021-2022 si è completato.

Guardando alle partecipanti, possiamo dire sin da ora che ci aspetta un campionato appassionante e combattuto, con diverse squadre pronte a darsi battaglia per salire in A; ma, come ormai abbiamo imparato, la Serie B è un torneo lungo e imprevedibile, e oltretutto sfiancante, in cui le squadre sono costrette a un calendario fittissimo che, come sappiamo, rischia di avere effetti negativi sulle prestazioni dei calciatori. Di conseguenza, è lecito aspettarsi sorprese.

Tra le candidate alla promozione, c’è senza dubbio il Monza, affidato, dopo l’esperienza Brocchi, a Giovanni Stroppa. La mancata doppia promozione, che all’inizio dell’anno, vista la qualità della rosa, era scontata o quasi, ha lasciato strascichi. Ancora non sappiamo quale sarà la composizione della rosa, visto che tra i possibili partenti ci sono giocatori importanti, tra cui Balotelli (e con Boateng che ha già salutato). Sappiamo, però, che Galliani è una vecchia volpe del calcio e conosce bene il suo lavoro: possiamo già scommettere che i brianzoli saranno tra i protagonisti della prossima stagione.

Il Brescia si è affidato, per volontà di Cellino, a Filippo Inzaghi, con l’obiettivo, nemmeno troppo nascosto, di andare ben oltre il primo turno di playoff. Sebbene alcuni rumors parlino di dissapori tra Cellino e l’ex tecnico del Benevento, che vorrebbe puntare su alcuni “fedelissimi” già avuti durante l’esperienza campana, possiamo star certi che le Rondinelle venderanno cara la pelle per tornare in A.

Altra squadra che punta alla promozione è il Lecce, che già lo scorso campionato aveva nel mirino il ritorno in A. Lo stesso si può dire del Chievo, che l’anno scorso ha deluso le aspettative di chi si aspettava che lottasse fino all’ultimo per salire subito nella massima serie. Obiettivo fallito, ma gli scaligeri sono pronti a riprovarci.

Non possiamo non citare il Parma, che ha appena riabbracciato Gigi Buffon, tornato a casa dopo oltre 20 anni. Retrocessi un po’ a sorpresa dalla A, dove sono finiti addirittura ultimi, i gialloblu puntano a tornare presto nel massimo campionato, in cui si sentono a casa. La concorrenza non manca, ma i crociati faranno di tutto per restare in B solo una stagione.

Tra le altre candidate, la Spal e il Cittadella; se gli estensi hanno vissuto una stagione deludente, molto diversa dalla stagione che ci si attendeva, il Cittadella è arrivato a un passo dalla A, perdendo la finale playoff con il Venezia. E tra le candidate, possiamo mettere anche il Frosinone, nonostante il decimo posto e i problemi tecnici, con l’esonero di Nesta a favore del compagno di nazionale Fabio Grosso.

Le altre squadre cercheranno la sorpresa o una tranquilla permanenza in B, ben lontana dalla zona playout, che può risucchiare in un attimo anche le squadre più quotate.

Quali prospettive per il Pordenone?

L’ultima stagione, diciamolo, è stata un po’ una delusione, almeno comparata alla stagione precedente. Il quindicesimo posto ha permesso di ottenere la salvezza, ma da adesso in poi la storia è tutta da scrivere: e le difficoltà non mancano.

Intanto, la questione stadio: per i prossimi tre anni i neroverdi giocheranno allo stadio Teghil di Legnano, cosa che ha fatto infuriare una parte di tifosi, che hanno dichiarato senza mezzi termini che sono pronti a disertare le partite interne (ammesso che gli stadi saranno aperti ai tifosi). Gli ultras hanno reagito con un comunicato durissimo, in cui hanno criticato aspramente la decisione di giocare le partite in una struttura distante 60 chilometri dalla città. Il presidente Lovisa ha detto di non condividere le critiche dei tifosi e di voler andare avanti lo stesso.

Tuttavia, si è tornati a parlare di stadio, nonostante qualche contrasto tra Lovisa e l’assessore De Bortoli. Lo stadio, la cui capienza potrebbe essere intorno ai 12mila posti, potrebbe essere pronta in tempi relativamente brevi: intanto, però, c’è una stagione da preparare, alla guida del neo tecnico Massimo Paci, ex del Teramo. L’obiettivo è la salvezza, la prospettiva è di fare della B la propria casa. Non certo obiettivi semplici: servirà unità tra squadra, dirigenza, tecnico e tifosi, per ottenere la terza salvezza e, chissà, cominciare a pensare anche più in grande.




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