Strategie e azioni per la competitività della Venezia Giulia laboratorio del cambiamento”

FVG – La Venezia Giulia intesa come laboratorio del cambiamento, questo l’obiettivo emerso dalla presentazione di questa mattina dello studio “Venezia Giulia 2025. Strategie e azioni per la competitività della Venezia Giulia” realizzato da Camera di Commercio Venezia Giulia in collaborazione con The European House – Ambrosetti.

Un momento di approfondimento fondamentale per il territorio che pone delle importanti linee di sviluppo a disposizione delle istituzioni e delle imprese per ragionare sui passi da fare per uscire dalla crisi generata dall’emergenza da Covid-19.

​L’analisi ha permesso di identificare 4 competenze distintive della Venezia Giulia su cui incentrare la strategia competitiva del territorio: logistica e navalmeccanica, commercio, scienza e innovazione, turismo.

A queste competenze corrispondono 9 linee di indirizzo per lo sviluppo della Venezia Giulia, tra cui: integrare la specializzazione sulla Logistica e Navalmeccanica (focus su start-up e formazione sull’economia circolare applicata alla nautica); consolidare il ruolo strategico del territorio come piattaforma logistica integrata del centro Europa (nave, treno, gomma, aereo), potenziando il ruolo del Porto di Trieste; rafforzare l’attrattività verso i turisti (anche grazie alla leva del futuro Parco del Mare a Trieste) e i giovani talenti; valorizzare le vocazioni di Gorizia e Monfalcone rispettivamente su commercio e su nautica di lusso e refitting; ottimizzare e monitorare la capacità di innovazione delle eccellenze presenti; organizzare un innovativo «Festival del Cambiamento» a cadenza annuale per affermare la Venezia Giulia come luogo di riferimento dello studio e discussione delle trasformazioni dei territori e delle società del futuro.

​All’incontro, moderato dal giornalista, Nicola Porro, hanno preso parte condividendo finalità e obiettivi del rapporto il presidente della Regione Fvg, Massimiliano Fedriga, l’assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, i sindaci di Trieste, Roberto Dipiazza, Monfalcone, Annamaria Cisint, Gorizia, Rodolfo Ziberna, e numerosi stakeholder pubblici e privati del territorio, mentre sono risultati ricchi di stimoli e proposte gli interventi degli economisti Veronica De Romanis e Giulio Sapelli, dell’archistar Mario Cucinella, di Roberto Binaghi, Ceo di MindShare Italia e del presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del mare Adriatico Orientale, Zeno D’Agostino.




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