Un’analisi della varianti di poker preferite dagli italiani

Sin da quando fece la sua prima apparizione negli Stati Uniti nella prima metà del secolo XIX, si capì che il poker era un gioco di carte nato per rimanere a lungo. Nonostante le più rosee aspettative, però, difficilmente si sarebbe potuto immaginare che la sua popolarità avrebbe raggiunto i livelli attuali.

Le statistiche riportano che, oltre a essere giocato in tutti i principali casinò fisici del mondo, il poker sta prendendo piede in modo esponenziale soprattutto in modalità online. Si stima infatti che sarebbero circa 100 i milioni di persone che lo praticano in una delle sue varianti servendosi solo di uno Smartphone e di una connessione a internet veloce.

A seguire, si tracceranno i punti salienti della storia del poker con un occhio di riguardo nei confronti del contesto italiano. Dopodiché, si proseguirà con una rassegna nella quale si definiranno le sue varianti più amate entro i confini nazionali e se ne indicheranno le caratteristiche essenziali.

Breve storia del poker a livello internazionale

Sebbene non si sia ancora giunti a un accordo circa la data di nascita esatta de poker, gli studiosi propendono attualmente per due possibilità. Secondo alcuni, il primo antenato di questo celebre gioco di carte sarebbe una specie di domino inventato dall’imperatore cinese nel secolo X d.C.; secondo altri, invece, le sue origini andrebbero fatte risalire all’As-nas persiano del secolo XVII d.C.

Dopo aver raggiunto le sponde europee, il poker sarebbe poi stato esportato negli Stati Uniti da parte dei coloni francesi all’inizio del secolo successivo. Da New Orleans, la sua diffusione fu capillare in tutto il territorio americano grazie soprattutto ai battelli a vapore che solcavano le acque del Mississippi e che, per l’occasione, vennero convertiti in veri e propri casinò galleggianti.

Nel 1829, l’attore Joseph Crowell fu il primo a parlare dell’esistenza di un gioco che prevedeva l’uso di un mazzo da 20 carte e la presenza di quattro giocatori allo stesso tavolo. Dopo che il suo nome apparve in una pagina del diario di Jonathan H. Green risalente al 1834 e il suo regolamento ufficiale venne pubblicato nel 1858, nella secondo metà del secolo si passò sempre più all’uso del mazzo francese da 54 carte, che permetteva a un maggior numero di persone di giocare insieme.

La Guerra Civile che si tenne tra il 1861 e il 1865 contribuì a espandere la sua fama grazie ai soldati al fronte che vi giocavano nei momenti liberi. In quel periodo, iniziò a riscuotere un enorme successo il poker all’italiana – detto anche 5 Card Draw – e si originarono diverse specialità e varianti.

Nei primi anni del 1900 cominciò a prendere sempre più piede la sua versione 7 Card Stud, mentre nella seconda metà del secolo il Texas Hold’em e l’Omaha si affermarono a livello mondiale. Occorre sottolineare a questo punto che, da allora, il primo occupa ancora il gradino più alto del podio in quanto a popolarità.

La fortuna del Texas Hold’em si deve in particolare alla volontà dell’impresario di casinò statunitense Benny Binion di renderlo il protagonista assoluto del Main Event delle World Series of Poker che ebbero inizio nel 1970. Oltre a questo, si tratta di un gioco con regole semplici e capace di far sognare milioni di giocatori a seguito della clamorosa vittoria delle WSOP del 2003 da parte di Chris Moneymaker, un principiante del Tennessee.

Infine, è opportuno fare riferimento al 1 gennaio del 1998. Questa è una data indimenticabile per gli appassionati del poker, dato che coincide con il lancio del primo sito web in cui sia stato possibile fare una partita in modo legale e, quindi, all’insegna della sicurezza.

Le sorti del poker in Italia

In linea di massima, si può affermare che gli eventi appena discussi abbiano avuto un impatto sulla diffusione del poker a livello globale, Italia compresa. Nel Belpaese, questo gioco ha attecchito facilmente, non solo per merito delle sue caratteristiche intrinseche, ma anche in quanto le carte, qui, hanno sempre avuto un successo straordinario.

Basti pensare a questo proposito alla popolarità di briscola, scopone, tressette, settemmezzo, scopa, rubamazzo e bestia con le carte napoletane e di scala 40, ramino, pinnacolo e burraco con quelle francesi.

Ciò che differisce però rispetto alla situazione internazionale, sono i tempi e le modalità in cui il poker ha preso piede entro i confini nazionali. Qui, infatti, sebbene siano presenti alcuni dei casinò fisici più antichi del mondo, in passato il gioco era visto generalmente con un certo sospetto dal grande pubblico.

Inoltre, nonostante sia conosciuto dal secolo scorso nella sua variante all’italiana, è sempre stato ritenuto come il gioco degli americani, più adatto per essere seguito al cinema che essere giocato attivamente – si vedano a questo proposito questi film imperdibili sul poker.

A questo, si deve poi aggiungere il ritardo nella sua legalizzazione in modalità online da parte della legislazione locale. Ci vollero infatti dieci anni – per l’esattezza, si dovette attendere fino al 2 settembre del 2008 – perché il Governo italiano regolamentasse il gioco su internet permettendo così il lancio delle prime piattaforme in modalità torneo.

Le varianti di poker più diffuse in Italia

Poker all’italiana
Come si è anticipato, questa variante è anche conosciuta come 5 Card Draw, ossia prevede che ogni giocatore riceva cinque carte coperte dal mazziere. Inoltre, mentre nel Texas Hold’em si usa un mazzo da 52 carte, qui si varia il loro numero basandosi su una formula secondo la quale si sottrae il loro numero a 11.

In questo caso, la mano può solo essere aperta da un giocatore che abbia a disposizione almeno una coppia di jack, donne o re. Dopo questa prima fase, si offre a ognuno dei presenti la possibilità di cambiare da una a quattro carte per ottenere la combinazione migliore.

Altre differenze importanti riguardano inoltre la presenza di una gerarchia dei semi (Cuori, Quadri, Fiori, Picche), un ordine di carte che procede dal 7 all’Asso e soprattutto, il conteggio distinto dei punti, che comporta che il colore e il full abbiano un peso diverso. In tutte le varianti, invece, si mantiene inalterato il valore di combinazioni come le scale. Un operatore leader nel mondo dell’online spiega in maniera dettagliata le diverse combinazioni e scale, per poter aiutare i propri giocatori ad avere la meglio in ogni partita. Questo sito di poker, permette quindi, di allenarsi giocando ai loro famosi tornei ed accrescere la conoscenza delle regole e dell’importanza della scala poker.

Texas Hold’em
La partita si apre con la distribuzione di due carte coperte – dette anche hole cards – a ognuno dei presenti. In questa fase, le due persone sedute in posizione di big blind e small blind – direttamente alla sinistra del mazziere – devono puntare al buio, ossia senza avere la possibilità di vederle.

Dopodiché, spetta a ognuno degli altri giocatori il compito di decidere se prendere parte alla mano oppure ritirarsi, questa volta potendole prima consultare. A questo punto, si prosegue con la disposizione sul tavolo di cinque community cards in tre momenti – tre durante il flop, una durante il turn e una durante il river – ognuno seguito da un turno di scommesse.

Vince il piatto che giunge allo showdown finale con una combinazione di carte migliore rispetto agli avversari. Questa si ottiene combinando una o due hole cards con altre quattro o tre carte comunitarie, rispettivamente.

Omaha
Questa variante è tanto simile al Texas Hold’em da essere ritenuta una sua evoluzione. Inventato a Las Vegas nel 1982 dal giocatore di poker professionista Robert Turner, l’Omaha si distingue però dal precedente per il numero diverso di carte iniziali che vengono distribuite dal dealer.

Per la precisione, questa variante prevede che ogni giocatore riceva quattro hole cards invece di due; di queste, ne andranno scartate obbligatoriamente due, da combinare con tre community cards. Questo comporta che si abbia a disposizione una varietà di combinazioni superiore che, permettendo di rimanere in gioco più a lungo, contribuisce al raggiungimento della fase finale con una quantità superiore di chips nel piatto.

Le varianti di poker più diffuse in Italia, in conclusione
Le carte sono uno dei passatempi più amati dagli italiani e, nello specifico, il poker sta prendendo sempre più piede a partire dal 2008, anno in cui si sancì la sua legalizzazione in formato online. Come è stato dimostrato, il Texas Hold’em, il poker all’italiana e l’Omaha sono solo alcune delle sue varianti più popolari e, grazie alle loro differenze specifiche, sono in grado di soddisfare le esigenze di ogni tipo di giocatore.




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