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giovedì , 26 Dicembre 2024

Voucher ‘TUReSTA in Fvg’: un sostegno alla montagna e ai centri storici

FVG – «Finalmente uno spiraglio per le vacanze nella montagna e per le visite ai centri storici dei capoluoghi del Friuli Venezia Giulia che favorirà l’intero settore ricettivo e dell’ospitalità, duramente provato da questo periodo invernale segnato da forti limitazioni. Noi albergatori – spiega Giovanna Santin presidente per il Friuli occidentale di Federalberghi, la federazione associata a Confcommercio, – plaudiamo all’iniziativa dell’assessore regionale alle Attività produttive e Turismo Sergio Bini per il voucher ‘TUReSTA in Fvg’, con cui viene previsto un sostegno alla capacità di spesa dei nuclei familiari dei cittadini residenti sul territorio regionale a copertura delle spese per l’acquisto di un pacchetto turistico di almeno tre notti spendibili presso le strutture sul territorio regionale aderenti all’iniziativa».

Il voucher è una delle iniziative previste dalla legge SviluppoImpresa, per la quale sono stati stanziati 1milione e 550 euro e – in questa fase applicata in forma sperimentale – interessa solo i territori della montagna, nonché le località siti Unesco ed i quattro ex capoluoghi di provincia. I voucher, di importo differenziato da un minimo di 40 euro a un massimo di 320, sulla base della tipologia del Comune e della numerosità dei componenti il nucleo familiare, possono essere fruiti esclusivamente da persone residenti nel territorio del FriuliVg.

All’iniziativa ‘TUReSTA in Fvg’ sono interessate tutte le strutture ricettive gestite in forma imprenditoriale: alberghi, bed and breakfast solo imprenditoriali, unità abitative ammobiliate a uso turistico, affittacamere, strutture ricettive all’aria aperta e quelle a carattere sociale, rifugi alpini/escursionistici e bivacchi.

«Ora ci attendiamo che l’iniziativa sia avviata già con il mese di giugno -conclude la presidente Santin – per garantire agli operatori turistici e del tessuto mercantile un piano di ripresa e di sviluppo economico del territorio montano e non solo, rimasto per troppo tempo bloccato dagli effetti disastrosi della pandemia. Sarà un’opportunità che ci permetterà di scoprire, ancora di più in quanto casa nostra, le bellezze ambientali, culturali e artistiche di un territorio unico e fascinoso nel suo genere».

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