Zanussi, storia del marchio italiano di elettrodomestici

Zanussi è stato un marchio italiano di elettrodomestici leader del settore tra il secondo dopoguerra e gli anni ‘80 del Novecento; sebbene oggi in Italia pochi conoscano questo nome, la maggior parte dei consumatori è sicuramente venuta in contatto con prodotti Zanussi.

Ripercorriamo insieme la storia di questo marchio, dalla nascita all’acquisizione da parte del Gruppo Electrolux.
Proprio Electrolux incarna oggi al meglio lo spirito di Zanussi e l’offerta di home appliances è davvero ampia: a questo link vi segnaliamo piccoli e grandi elettrodomestici in offerta di alta qualità.

Zanussi: la nascita del marchio

La nascita del marchio Zanussi risale al 1916, quando Antonio Zanussi fondò a Pordenone l’Officina Fumisteria che portava il suo nome.

La neonata impresa contava appena 3 dipendenti ed uno stabilimento di soli 30 metri quadri all’interno del quale si fabbricavano e riparavano cucine a legna.
Una realtà artigianale insomma, destinata però a conoscere una crescita davvero sorprendente.

I primi successi e la nascita del marchio Rex

Nel 1926 la ditta cambiò ragione sociale, diventando la Antonio Zanussi Pordenone.

Iniziava la crescita della Zanussi, grazie anche all’attenzione che era stata posta nei processi produttivi: la standardizzazione portava grandi vantaggi e il primo grande successo con la fabbricazione della cucina a legna con piastra in ghisa modello AZP che fu destinata all’esportazione.

Nei primi anni ’30 i dipendenti erano 25 e l’impresa artigiana iniziava a muoversi verso il comparto industriale.

La vera e propria svolta però arrivò nel 1933, quando Antonio Zanussi fondò il marchio Rex che riscosse un successo del tutto inaspettato. L’ampliamento del business consentì all’impresa artigiana di crescere, trasferire tutte le attività in un nuovo stabilimento ed estendere la produzione includendo tra i destinatari finali del prodotto anche gli alberghi.

Lo sviluppo dell’azienda nel secondo dopoguerra

In seguito alla morte improvvisa di Antonio Zanussi, nel 1946 ad assumere la guida dell’azienda furono i figli Lino e Guido ed arrivò un’ulteriore svolta positiva per l’intero brand. Aperto alle innovazioni tecnologiche e alla diversificazione dei prodotti, Lino Zanussi condusse l’azienda ad un successo strepitoso e quelli del dopoguerra furono anni ricchi di soddisfazioni. Il marchio continuò ad espandersi, arrivando a competere con i grandi marchi internazionali ed allargando l’organico in modo significativo.

Nel 1963 l’azienda venne quotata in borsa, con la denominazione di Industrie A.Zanussi S.p.A., a testimonianza del grande successo e del grande interesse che la società stava riscuotendo, anche all’estero.

Sono di questi anni infatti i rapporti di partnership con Hoover, Linde e AEG.

Nel 1966, quando i fratelli Zanussi ricevettero la visita da parte di Giuseppe Saragat e di Aldo Moro in occasione del cinquantesimo anniversario del marchio, l’azienda contava ben 8.600 dipendenti e 10 stabilimenti, che producevano elettrodomestici destinati all’esportazione in 100 Paesi. Numeri straordinari dunque, che rendono l’idea della crescita esponenziale della Zanussi.

L’acquisizione da parte del Gruppo Electrolux

Gli anni successivi alla morte di Lino Zanussi – avvenuta tragicamente nel 1968 per un incidente aereo – furono sicuramente meno brillanti rispetto ai precedenti e le difficoltà incontrate dai dirigenti dell’azienda furono numerose, complice anche il grande indebitamento per i tentativi di espansione portati avanti tra gli anni ’70 e ‘80.

L’impresa rischiò il fallimento e fu salvata dal Gruppo Electrolux, che acquisì il marchio nel 1995. A partire da questa data, il nome Zanussi viene utilizzato negli elettrodomestici dell’azienda scandinava commercializzati al di fuori dell’Italia e nelle attrezzature professionali.

Questa è la storia di Zanussi: un brand italiano che ha segnato un intero settore per decenni e che non sarà mai dimenticato.




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