PORDENONE – I Carabinieri della Stazione di Pordenone, a conclusione di intensa attività investigativa avviata nel mese di settembre 2019, hanno denunciato, in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Pordenone il cittadino cinese C.Z., 37enne, commerciante, resosi responsabile del reato di furto aggravato e simulazione di reato.
Lo scorso mese di settembre il cittadino cinese C. Z., già titolare di un bar nel Pordenonese, denunciava presso gli uffici della Stazione Carabinieri di Pordenone di aver subito un furto di notte da parte di ignoti all’interno della sua attività commerciale; i malviventi, previa effrazione della porta d’ingresso, si sarebbero introdotti nel locale pubblico ed una volta forzati il cambiamonete ed i videopoker ivi presenti, avrebbero asportavano la somma in contanti di €.5.000,00 in danno della ditta “Friulgames” Srl di Tavagnacco (UD).
Le attività di ricerca delle prove, operate dal personale specializzato nel corso del sopralluogo, permettevano di evidenziare che le effrazioni presenti sulla porta d’ingresso del locale erano state eseguite dall’interno dello stesso e non dall’esterno.
Questo particolare aveva alzato il livello di attenzione degli investigatori nei confronti del gestore dell’attività commerciale; La capacità dei militari di mettere con le spalle al muro l’uomo mostrandogli le contraddizioni nelle quali era caduto, lo portava a confessare che lui stesso aveva provocato le effrazioni all’infisso della porta e forzato il cambiamonete ed i videopoker asportando complessivamente la somma di €.5.000,00.
L’indagato confessava il suo reato anche davanti a Maria Grazia Zaina, Sostituto Procuratore della Repubblica presso la Procura di Pordenone che aveva coordinato le indagini dei Carabinieri: l’uomo confessava che era stato spinto a commettere il reato a causa dei debiti contratti nella gestione del locale che non riusciva più ad onorare, prima di cederlo ad altri imprenditori.