PORDENONE – La conclusione dell’inchiesta sul duplice omicidio dei fidanzati di Pordenone è la principale operazione dei Carabinieri del Comando provinciale che oggi, 28 dicembre, hanno fatto un bilancio dell’attività 2016.
Assieme all’indagine per l’efferato delitto del Palasport – per il quale è in carcere il militare campano Giosuè Ruotolo, dal 10 ottobre sotto processo in Corte di Assise ad Udine – i militari dell’Arma, come ha ricordato il colonnello Mario Polito, hanno concluso una lunga serie di operazioni di contrasto alla criminalità.
Tra le altre, spiccano l’arresto di una banda dedita ai furti nei supermercati che si stava specializzando nell’utilizzo di esplosivi per far saltare i dispositivi Atm delle banche, l’individuazione di una gang con ramificazioni internazionali che aveva rapinato un imprenditore nella propria abitazione di Sacile, tenendo in ostaggio alcuni suoi famigliari, e l’inchiesta che ha permesso di intercettare alcuni soggetti resisi responsabili di una serie di furti, che stavano fuggendo all’estero dall’aeroporto della Malpensa.
Il Comando provinciale di Pordenone – da una settimana nella nuova sede di via Planton – nel 2016 ha ricevuto 5.571 denunce, cioè il 12% in meno rispetto al 2015.
Calano i furti dell’8%, aumentano del 25% le rapine, crescono del 10% anche le truffe e frodi informatiche, così come salgono del 17% i delitti legati agli stupefacenti.
Gli arresti sono stati in tutto 164, con 1.498 denunce e una media di 91 chiamate al giorno al 112.