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domenica , 22 Dicembre 2024

Cala il sipario sulla stagione sportiva neroverde; Pordenone-Lecco 1-3 la cronaca

Non basta la carica del Tognon ai ramarri. Fatali ai neroverdi gli ultimi 5 minuti di gioco dove il cinico Lecco segna per ben due volte e ottiene il lasciapassare per le semifinali playoff di serie C. Cala quindi il sipario sulla stagione sportiva del Pordenone mentre resta aperta quella giuridica. Una doccia fredda per i tifosi accorsi in massa e che hanno continuato ad applaudire e inneggiare i propri beniamini anche dopo la sconfitta.
LA GARA – La gara odierna valida come ritorno dei quarti di finale della fase nazionale dei playoff di serie C (all’andata i neroverdi hanno prevalso per 1-0 grazie alla rete su rigore realizzata da Burrai) vede a confronto 2 squadre che hanno chiuso la regular season a pari merito, secondi in classifica, con 62 punti. E solo per merito della differenza reti che i ramarri hanno guadagnato la posizione di testa di serie nella griglia di partenza della lotteria che decreterà la quarta formazione promossa in serie B dopo Feralpisalò, Reggiana e Catanzaro. Un vantaggio notevole per il Pordenone che può passare in semifinale anche perdendo con un gol di scarto. Due i confronti tra i professionisti in Friuli tra le contendenti vinti ambedue dal Pordenone. 2-1 nel campionato di serie C 1982-83 e 5-0 nell’attuale campionato, match disputato a Lignano nel girone di andata ad inizio novembre che vide le reti di Pinato, Candellone, Ajeti e Dubickas autore di una doppietta. Oltre 2.300 i presenti sugli spalti del Tognon per spingere i ramarri verso la semifinale. Sui posti a sedere i tifosi al loro arrivo hanno trovato delle t-shirt nere e verdi con la scritta “Forza Ramarri”. Un’iniziativa per colorare ulteriormente lo stadio e decisa da un tifoso (anonimo). I gruppi organizzati (Supporters, Bandoleros, Gomiti Alti e PN Neroverde 2020), hanno coinvololto tutta la gradinata con una coreografia con bandierine e striscioni all’ingresso in campo delle squadre in campo. Applausi anche al presidente Lovisa. Il popolo neroverde si è stretto attorno alla sua squadra in questi giorni di passione che vede coinvolto il sodalizio di via Villanova di Sotto al centro di vicende extracalcistiche. Luciano Foschi, ex di giornata e collaboratore di Di Carlo ai tempi di ChievoVerona, ha allenato il Pordenone dall’ottobre al novembre 2014. Per lui 8 panchine ufficiali, 1 vittoria (all’esordio) e 7 sconfitte consecutive. Esonerato, al suo posto Fabio Rossitto autore di un quasi miracolo.
Indisponibili Bassoli (stagione finita) e l’acciaccato Negro, Di Carlo ritrova Ajeti che rientra dalla squalifica. Diverse novità quindi nel 4-3-1-2 di partenza e fiducia a centrocampo a Giorico con Festa fra i pali, Buscagin, Pirrello, Ajei e Benedetti in difesa, Giorico, Burrai e Pinato nel reparto centrale con Zammarini trequartista alle spalle della coppia d’attacco formata da Candellone e Dubickas. Insolito 3-4-3 per il Lecco con Foschi intenzionato a giorcarsi il tutto per tutto al Tognon con Melgrati in porta; Celjak, Battistini e Bianconi in difesa; Giudici, Zuccon, Girelli e Lepore a centrocampo; Buso, Mangni e Pinzauti in attacco. A dirigere la sfida Claudio Panettella di Bari coadiuvato dagli assistenti Toce di Firenze e Bianchini di Perugia. IV ufficiale sarà Costanza di Agrigento. Sono circa 150 i portacolori lombardi a sostegno del Lecco.
LA CRONACA – Pronti via e Lecco in vantaggio. Punizione di Lepore dalla sinistra, palla prolungata da Mangni e Dubickas, nel tentativo di sventare la minaccia, devia nella propria porta. Autogol clamoroso e gara subito in salita per i ramarri. La gradinata spinge ed è pronta la risposta del Pordenone che al 17′ pareggia. Dopo una tringolazione con Candellone, Pinato calcia forte dalla distanza. Decisiva la deviazione di Celjak che ha ingannato il proprio portiere. Al 27′ limpida occasione di raddoppio per i ramarri. Dubickas a colpo sicuro da pochi passi spreca calciando in faccia a Melgrati.
LA RIPRESA – Partenza aggressiva dei ramarri che nei primi dieci minuti spingono e sfiorano in più circostanze il raddoppio. Ma è attento Melgrati che tiene in partita i suoi. Col passare del tempo il match si affievolisce. Il pari è quanto basta ai ramarri, che si limitano a controllare. Ma sono fatali ai neroverdi gli ultimi cinque minuti, dove esanimi, subiscono due reti simili prima con Bunino e poi con Ardizzone.

PORDENONE-LECCO 1-3

GOL: 2′ pt Mangni, 18′ Pinato; 39′ st Bunino, 43′ Ardizzone.

PORDENONE (4-3-2-1): Festa; Bruscagin, Pirrello, Ajeti, Benedetti; Giorico (24′ st Torrasi), Burrai, Pinato (45′ st Edera); Zammarini; Dubickas (41′ st Magnaghi), Candellone (24′ st Piscopo). A disp.: Martinez, Gallo, Andreoni, Deli, Palombi, La Rosa, Biancon, Gucher, Ingrosso. All.: Di Carlo.

LECCO (3-4-3): Melgrati; Celjak, Battistini (30′ pt Ardizzone), Bianconi; Giudici, Zuccon, Girelli (33′ st Scapuzzi), Lepore; Buso (19′ st Tordini), Mangni, Pinzauti (1′ st Bunino). A disposizione: Stucchi, Maffi, Maldini, Enrici, Lakti, Stanga, Martorelli, Zambataro, Cusumano, Ilari, Galli. Allenatore: Luciano Foschi.

ARBITRO:

NOTE: espulso al 31′ st Bruscagin per aver interrotto una chiara occasione da rete. Ammoniti Buso, Torrasi e Burrai. Angoli 6-5. Spettatori 2.331. Incasso 34.079 euro.

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