Castello di Torre, dal 27 agosto mostra “Pordenone castelli. Opere pittoriche di De Gottardo”

PORDENONE – Sarà inaugurata sabato 27 agosto alle 17.30 presso il Castello di Torre la mostra “Pordenone castelli. Opere pittoriche di Raffaello De Gottardo”. La mostra è organizzata dall’associazione culturale “Il Circolo di Pordenone”, in collaborazione con l’assessorato alla cultura del Comune di Pordenone.

Saranno esposte 25 opere ad olio su tela che raffigurano i principali castelli della provincia di Pordenone. Si tratta di un viaggio coinvolgente nella storia del nostro territorio attraverso opere dai dettagli minuziosi, dalle dolci pennellate e dai colori caldi ed energici.

La mostra, allestita all’interno del castello di Torre, assume un significato ancora più profondo dal momento che l’autore Raffaello De Gottardo, scomparso due anni or sono, conosceva bene il conte Giuseppe di Ragogna e possedeva, come lui, l’amore per la ricerca archeologica. Inoltre fu proprio il conte ad incoraggiare l’artista alla pittura. Attraverso questa mostra, arte e storia si incontrano e suggellano una profonda amicizia che oltrepassa i confini del tempo.

Durante l’inaugurazione le opere saranno presentate anche attraverso le poesie di Tiziano De Gottardo.

La mostra ad ingresso gratuito sarà aperta dal 27 agosto al 23 ottobre col seguente orario: fino al 30 settembre tutti i sabati e le domeniche ore 15-19,
mentre dal 1° al 23 ottobre tutti i sabati e le domeniche ore 15-18.

Biografia
Raffaello De Gottardo (1934 – 2020) nasce a Pordenone e si trasferisce ancora bambino a Torre.

A 16 anni partecipa saltuariamente con altri coetanei agli scavi archeologici di Torre. Nel 1951 presenta ad un conoscente un piccolo saggio di pittura: due fiori rossi su sfondo nero. Da allora insistono in molti perché continui a dipingere sviluppando quella sua inclinazione. Nel 1952 ritrae una scena di scavo archeologico che attrae l’attenzione della stampa locale e a Natale dell’anno successivo espone nel Duomo di Pordenone una pala raffigurante Santa Chiara d’Assisi che mette in fuga i Saraceni.

Per questa pala il Comune di Pordenone gli concede un premio di incoraggiamento. La prima mostra personale dell’artista viene organizzata nel 1958 dal conte Giuseppe di Ragogna, suo mentore, a Palazzo Mantica a Pordenone, in collettiva con Olga Spanio. La mostra riscuote un ottimo successo, tanto che nel 1961 lo porterà ad una seconda personale, allestita nella sala della Scuola di Avviamento Professionale di piazza XX Settembre. La terza viene ospitata a Trieste, presso l’Accademia dei “I 500” della quale l’artista ha fatto parte. In quell’occasione il suo ritratto di Italo Svevo viene donato alla figlia dell’illustre scrittore.

In seguito alla necessità di trovare un’occupazione lavorativa stabile De Gottardo abbandona la pittura. Incomincia quindi a lavorare presso l’ufficio propaganda della Savio di Pordenone, dove si occupa anche della realizzazione delle illustrazioni dei macchinari e dei loro particolari di ricambio e dei relativi cataloghi.

Sempre alla Savio svolge l’attività di fotografo, che gli dà grandi soddisfazioni, tanto che inizia un’attività in proprio occupandosi di fotografia industriale, pubblicitaria e d’antiquariato. Ma solo con l’arrivo dell’età pensionabile e di un maggiore tempo libero si dedica assiduamente alla pittura.

Durante questo periodo dipinge i castelli della provincia di Pordenone, maturando il desiderio di poter un giorno realizzare una mostra in cui, attraverso i suoi quadri, si possano rivivere le atmosfere dei luoghi che hanno caratterizzato la sua vita.




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