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lunedì , 23 Dicembre 2024

Ciriani: “Uniti per cambiare Pordenone con un programma concreto”

PORDENONE – “Uniti e compatti attorno a un programma concreto per il bene della città, in cui tutti possono riconoscersi. E’ il messaggio lanciato da Alessandro Ciriani e dalla coalizione che lo sostiene , formata da lista Ciriani-Pncambia, Lega Nord, Forza Italia, Autonomia Responsabile, Fratelli d’Italia.

“NOSTRO PROGRAMMA GUARDA A FUTURO, GLI ALTRI A 1291”
“La differenza sostanziale con i nostri avversari – ha affondato Ciriani – è che mentre noi abbiamo un programma serio che offre soluzioni, costruito in un anno di incontri con cittadini e categorie, dall’altra parte non c’è nulla, stanno spulciando informazioni negli uffici comunali per cercare di imbastire qualcosa. Bellissime le visite guidate al campanile – ha aggiunto in riferimento all’iniziativa della Lista Pn1291 che sostiene Daniela Giust, e che si ispira al primo statuto della città – ma la sfida dev’essere tra programmi. Il nostro guarda al futuro e ai prossimi 30 anni, il loro al 1291”. Alla coalizione di centrosinistra Ciriani ha anche chiesto “di dire chiaramente se sono in continuità o in discontinuità con l’attuale Amministrazione, dato che ancora oggi appoggiano Pedrotti in consiglio comunale, perchè se sono in continuità ne condividi il percorso, se sono in discontinuità certificano il loro stesso fallimento”.

PROGRAMMA: AUTOREVOLEZZA E SOCIALE
Il candidato ha anche ribadito alcuni dei punti forti del programma (“è ancora un ‘work in progess’ in attesa di altre integrazione da parte di cittadini e alleati”, ha specificato), tra i quali l’esigenza di una città e un sindaco più autorevoli che ottengano dalla Regione più fondi, riscattando Pordenone dal suo ruolo di ‘Cenerentola; il potenziamento dei servizi sociali e sanitari, il rilancio del commercio, unito a un piano complessivo per rendere la città più viva, attrattiva e con servizi meno cari.

CENTROSINISTRA CON CONCEZIONE PROPRIETARIA DEL COMUNE
Bocciato l’operato dell’Amministrazione uscente – e più in generale dei 15 anni di centrosinistra – “di cui Pordenone ha sofferto la debolezza e la mancanza di progettualità” e che ha dimostrato “una concezione proprietaria del Comune, sintetizzata nella frase della Giust “la città rimarrà nostra”. Hanno approvato il piano regolatore (hanno cementificato tutto e non possono presentarsi oggi come ‘verdi’) e rinnovato i consigli di amministrazione a ridosso delle elezioni per tutelare rendite di posizione. Invece di recuperare risorse per Pordenone e innovare i servizi comunali – ha aggiunto – si sono preferite le inaugurazioni elettorali, neanche Pordenone fosse la Nusco di De Mita”. Ciriani ha anche attaccato la riforma delle Uti che “declassa il territorio e mortifica elettori e sindaci” e ha ribadito l’esigenza che il consiglio provinciale approvi una “clausola di salvaguardia per fare in modo che le risorse umane e il patrimonio finanziario dell’Ente rimangano a Pordenone”. Stesso discorso per il patrimonio Atap.
EVENTUALE BALLOTTAGGIO, “NO ACCORDI CON FUORIUSCITI”
Per Massimiliano Fedriga, capogruppo alla Camera della Lega Nord, “sarebbe stato facilissimo portare la nostra bandiera ma chi fa politica lo fa non per il vantaggio di bottega, ma per dare una prospettiva di buon governo scegliendo il miglior candidato possibile, cioè Ciriani. Chi non sta da questa parte – ha aggiunto riferendosi ai dissidenti della Lega e al loro candidato Renzo Muzzin – sta con il centrosinistra e contro i pordenonesi”. Peraltro lo stesso Ciriani ha escluso accordi all’eventuale ballottaggio sia con Muzzin che con Franco Giannelli, il candidato fuoriuscito da Forza Italia.

UNITI CON CIRIANI
Per Emanuele Loperfido (Fdi), Ciriani è riconosciuto da tutti come amministratore capace e concreto, l’unico ad avere esperienza tra i candidati e questo è fondamentale per chi prende in mano un Comune”. Valter Santarossa (Ar) ha attaccato Bolzonello “perchè da vicepresidente regionale ci ha portato via la Provincia e l’ospedale e ci ha regalato le Uti. Chi vota Giust vota lui”. “Anche se il percorso è stato a tratti sofferto – ha sottolineato dal cantosuo Andrea Cabibbo (FI) – siamo qui in modo assolutamente convinto, vogliamo cambiare questa città con un centrodestra unito attorno a Ciriani”. Il medico Pietro Tropeano, per la lista Ciriani-Pncambia, ha parlato di una “città anestetizzata e noi vogliamo essere la medicina”. Tropeano ha anche rimarcato il carattere civico della lista Ciriani “che annovera persone preparate e di diverse estrazioni politiche e culturali che hanno condiviso il nostro progetto”. Della partita anche Nicola Callegari (dell’Udc, ma aggregato a Autonomia responsabile). “Sosteniamo Ciriani – ha detto – per fare di Pordenone il capoluogo capace di tutelare l’intero territorio, difendendo la nostra sanità e i servizi sociali, così come ha fatto Ciriani da presidente della Provincia”.

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