PORDENONE – “Secondo quanto illustrato dalla Direzione di Electrolux, il mercato degli elettrodomestici europeo nel 2024 si starebbe attestando ai minimi storici con 78,5 milioni di apparecchiature vendute a fronte di 99,3 milioni del 2021”.
E’ quanto scritto sul comunicato unitario a firma FIOM CGIL, FIM CISL, UILM UIL Nazionali riguardo all’incontro tenutosi martedì 8 ottobre tra la Direzione di Electrolux, le Organizzazioni Sindacali Nazionali di FIM, FIOM e UILM e il Coordinamento Nazionale Rsu.
La crisi di Electrolux non si arresta come si legge dagli ultimi dati a livello europeo sui volumi produttivi.
Per fare un esempio, lo stabilimento di lavatrici di Porcia chiuderà il 2024 con 685mila elettrodomestici, in netto calo rispetto ai 700 mila previsti.
“I volumi, tra l’altro, – continua il comunicato sindacale – calano proprio nei segmenti più alti di gamma in cui si inseriscono le produzioni italiane. Nello stesso tempo è addirittura calato il livello medio del valore delle apparecchiature vendute, sintomo di una dura guerra sui prezzi che spinge verso il basso. Per giunta non si prevedono cambiamenti significativi il prossimo anno, tanto che i volumi nel 2025 rispetto al 2024 sono previsti sostanzialmente stabili a Susegana, a Forlì e a Cerreto d’Esi, in leggera crescita a Solaro e purtroppo ancora in calo a Porcia. Qualche investimento, fra quelli programmati per il 2024 è stato sospeso o rinviato.
Prosegue di conseguenza l’utilizzo degli ammortizzatori sociali e anzi si sta avvicinando a Solaro il limite di utilizzo della cassa integrazione ordinaria con sole 8 settimane disponibili, per cui in sostanza si rende necessario passare ad altro più congruo strumento.
In totale da aprile a settembre sono usciti 46 impiegati e quadri con le modalità e gli incentivi previsti dall’accordo sindacale, su un totale di 168 esuberi dichiarati. Tuttavia, la Direzione aziendale continua a non esplicitare le altre uscite utili alla riduzione degli esuberi, venendo meno ad un elemento costitutivo dell’accordo siglato, che deve essere esplicitato nel prossimo appuntamento. Fra il personale operaio nel medesimo periodo sono usciti invece 68 dipendenti. Il totale degli occupati in Italia di Electrolux si attesta ora a 4.500 lavoratori.
La Direzione aziendale ha anche dichiarato che stanno ipotizzando di passare ad un orario a giornata a Porcia e a Solaro, mentre a Cerreto d’Esi e a Forlì già lo sono in tutto o in parte.
Infine, la Direzione ci ha chiesto di riaprire i contratti di solidarietà in tutti gli stabilimenti ad eccezione di Susegana e ci ha sottoposto il testo di un possibile accordo. Su questo abbiamo iniziato il confronto, chiedendo criteri di rotazione del personale rigorosi ed equi, periodi di preavviso più lunghi per i cambiamenti di orario, nonché maggiore chiarezza in alcuni passaggi a nostro avviso ambigui che potrebbero essere interpretati in modo lesivo dei diritti dei lavoratori.
Il confronto con la Electrolux proseguirà il 17 ottobre”.