Festa della donna, incontro sull’uguaglianza e il rispetto
PORDENONE – La civiltà dell’uguaglianza e il rispetto è l’incontro pubblico con cui si è celebrata al ridotto del teatro G. Verdi la giornata della donna.
Nel suo intervento introduttivo l’assessora Guglielmina Cucci ha ricordato che la parità di genere, pur in uno stato generale di crescita sociale, individuale ed organica, non è affatto scontata e che persistono ancora pregiudizi e stereotipi patriarcali difficili da scardinare.
La violenza sulle donne – detto – è un problema trasversale che riguarda tutti, è una piaga sociale ed emergenziale di ordine pubblico che va portato costantemente al centro del dibattito pubblico, e su questo fronte va rilevata l’importanza dei media nel veicolare messaggi attraverso linguaggi appropriati per evitare di enfatizzare la narrazione della violenza.
L’Amministrazione Comunale – ha proseguito – ha promosso, promuove e sostiene iniziative sulla parità di genere con incontri, proposte educative, progetti anche in ambito europeo, forte anche dell’interesse che si è creato attorno alla prima settimana contro la violenza organizzata lo scorso novembre.
E rivolgendosi ai giovani, erano presenti una classe del Leopardi Majorana e due del M.Grigoletti, ha ribadito l’importanza del loro coinvolgimento sulla tematica del giorno, tema che deve essere tenuto costantemente presente, affinché prendano coscienza del fenomeno e si impegnino ad adottare comportamenti improntati al reciproco rispetto, principi che vanno trasfusi fin dai primi giorni di scuola.
“E’ soprattutto un giornata propositiva e non solo celebrativa – ha esordito il presidente del Circolo della stampa Pietro Angelillo che ha promosso l’incontro con il patrocinio dell’assessorato alle pari opportunità del Comune di Pordenone e la Consigliere provinciale di parità in collaborazione con “In Prima Persona – uomini contro la violenza sulle donne”, Teatro Comunale G. Verdi, Voce donna, Le donne del vino FVG, Ordine dei giornalisti FVG e Associazione stampa FVG.
L’incontro moderato dalla giornalista Paola Dalle Molle è proseguito con gli interventi di Chiara Cristini, presidente di Carta di Pordenone e Consigliera provinciale di parità che ha presentato uno spaccato sulle donne e il lavoro, evidenziando che sebbene la Costituzione italiana del 1947, i dettami Europei 1957, la legge per la parità uomo/donna sul lavoro del 1977, ad oggi non si è ancora compiuta l’uguaglianza di trattamento prevista dalla legislazione.
Maria De Stefano di Voce donna ha lanciato un appello al mondo della comunicazione, dei media e soprattutto ai social affinché con il loro linguaggio non assecondino la violenza sulle donne, mentre Valeria Palumbo, scrittrice e giornalista, in qualità di esperta storica delle donne, ha messo in luce di come, a seguito di indagini giornalistiche condotte da donne, sia necessario ripensare la citta e i suoi servizi in modo che i benefici ricadano non solo sulla donna ma sull’intera comunità. Ha portato gli esempi di Berlino, Vienna e Barcellona.
Sono intervenuti infine Nicola Mannucci presidente dell’associazione “In Prima Persona- uomini contro la violenza sulle donne” che ha parlato del ruolo e degli atteggiamenti che devono assumere gli uomini per contribuire al cambiamento culturale maschile finalizzato al rispetto delle donne e William Rizzetto psicologo e consigliere della medesima associazione, che ha affrontato un tema critico, l’identikit dell’uomo maltrattante.