Fidapa, alla scoperta dei Palinsesti con Giulia Rossetto

PORDENONE – Ѐ stato un viaggio dal passato al presente quello offerto all’Auditorium della Regione il 16 da Giulia Rossetto, Assistant Professor presso l’Istituto di Studi Bizantini e Neoellenici dell’Università di Vienna e ricercatrice all’Accademia Austriaca delle Scienze, con la sua Lectio Magistralis “C’Ѐ SICURAMENTE DOMANI, Quando leggere l’invisibile diventa un progetto per il futuro”.

Ad essere coinvolti in questa esperienza unica e straordinaria, quattro classi del Liceo Leopardi-Majorana, che insieme ai loro insegnanti e al numeroso pubblico intervenuto, hanno partecipato con interesse e grande attenzione.

L’evento, di alta rilevanza culturale e scientifica, è stato organizzato dall’associazione Fidapa di Pordenone grazie alla Presidente Morena Cristofori che ha colto l’importanza di tale incontro, lo ha favorito e lo ha moderato, alla socia Raffaella Ferli, che ne ha curato la presentazione insieme alla Past President Annamaria Poggioli al suo primo esordio come Referente Distrettuale Task Force “Istruzione e Formazione”. Presente il Consigliere regionale Carlo Bolzonello, che ha aperto le porte dell’auditorium della Regione e ha portato i suoi saluti, e la Vice Presidente Fidapa Maria Luisa Casucci.

Nella presentazione dei lavori Raffaella Ferli ha ben spiegato al giovane pubblico come gli studi che essi stanno seguendo possano portare lontano ed essere coniugati con le Scienze e la Tecnologia, come è successo alla pordenonese Giulia Rossetto, 34 anni, con una splendida carriera alle spalle, in cui emergono la spinta al chiedersi l’origine del “libro”, la gratitudine verso la sua insegnante del liceo Alessandra Bazzi per l’entusiasmo generato in lei per il greco antico, la passione per le arti e per il “sapere” fonte di realizzazione umana e continuità della civiltà.

Giulia Rossetto, con chiarezza e intelligibilità, ha spiegato come tutto è cominciato al tempo del liceo da una versione e dal suo chiedersi “da dove viene una versione”.

Questa curiosità l’ha portata alla scelta di Lettere Antiche per gli studi universitari e poi a partecipare come ricercatrice a Vienna al progetto “Sinai Palimpsest Project” dal 2011 al 2018 presso la più antica biblioteca del mondo nel Monastero di Santa Caterina in Sinai, Egitto( VI sec. d.C.).

Qui, insieme al team di ricercatori, ha potuto avvicinare ed analizzare moltissimi manoscritti di classici greci, soprattutto risalenti al periodo bizantino.

Interessantissima la genesi che Giulia Rossetto ha fatto del manoscritto a partire dai materiali usati, da coloro che erano addetti alla scrittura e al modo in cui, dato l’elevato costo del supporto di un manoscritto, questi venissero riusati raschiando lo scritto con varie tecniche, creando così i palinsesti.

Da qui, la relatrice ha spiegato come si è cercato di ovviare alla sovrascrittura e al problema di leggere quello che era scritto sotto dal 1820 al 2020 con varie tecniche, passando dalla Tintura del Gioberti, alla torcia UV o alla lampada di Wood (entrambe molto dannose per la vista), fino a quando la tecnologia applicata alla fotografia (fotografia multispettrale) ha potuto fare il grande passo senza danneggiare il palinsesto.

Grazie a quest’ultima nuova tecnica, alla giovane Professoressa si deve la scoperta di un frammento antichissimo delle Rapsodie Orfiche credute scomparse. Come lei stessa ha affermato chiudendo la sua lectio “il latino e il greco non sono lingue morte, dietro gli antichi testi c’è un mondo da scoprire”.

Su questo fil rouge si inserisce il messaggio di Maria Luisa Casucci agli studenti “Passato, Presente e Futuro sono storie in cui si svolgono le nostre storie ed il loro valore aggiunto è quello di condividerle”.

Un enorme dovuto ringraziamento va a Raffaella Ferli che in primis ha portato alla scoperta di questa “perla” tutta pordenonese, alla Fidapa che ha patrocinato l’evento, fedele alla finalità dell’associazione di promozione della Donna e del suo talento in ogni campo, a Carlo Bolzonello che ha aperto le porte dell’Auditorium Regionale e, con affetto, ai cari studenti e ai loro insegnanti che hanno saputo cogliere questa preziosa opportunità di crescita e apertura verso un futuro che ha le sue radici in un lontano passato da salvaguardare.

Antonietta Maria Di Paola




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