Fidapa, convegno sulla mediazione con le “istruzioni per l’uso”

PORDENONE – La Mediazione, nel contesto di una società investita da conflitti a livello geopolitico e socio-familiare/interpersonale, è un tema centrale di analisi e studio negli ultimi anni da parte sia del Legislatore che da addetti ai lavori, avvocati, magistrati, commercialisti.

Per questa ragione, la FIDAPA, sempre attenta ai fenomeni sociali e impegnata a trovare risposte utili, ha organizzato il Convegno “LA MEDIAZIONE, Risoluzione dei Conflitti, Istruzioni per l’uso” che si è tenuto ieri 6 dicembre presso la sala Missinato del Comune di Pordenone, con il Patrocinio del Comune e dell’Ordine Degli Avvocati della Provincia di Pordenone. Ha moderato la Presidente Fidapa sezione di Pordenone Morena Cristofori, sono intervenuti l’Assessora Guglielmina Cucci, la Presidente dell’Organismo di Mediazione Manuela Zanussi e il Presidente dell’Ordine degli Avvocati Igor Visentin.

Come ben ha sottolineato l’Assessora Cucci nell’aprire i lavori, è importante promuovere una “cultura della mediazione”in generale, per risolvere i problemi del quotidiano che spesso sfociano nella violenza e per alleggerire il lavoro dei tribunali.
Morena Cristofori, si è detta orgogliosa della presenza di Manuela Zanussi, un’eccellenza in fatto di Mediazione, ne è prova la recente nomina a Presidente della Conciliazione del Triveneto.

L’avvocata Zanussi ha spiegato come la mediazione sia un’alternativa alla giustizia ordinaria, caratterizzata dal peso di un’eccessiva formalità e da costi gravosi, dove, sedendosi attorno ad un tavolo ovale, le parti possono esprimere, accompagnati da un avvocato, non solo le loro ragioni ma anche i propri sentimenti.
Per tale motivo al Mediatore si richiede una preparazione specifica in termini di tecnica di comunicazione e la frequenza di corsi di aggiornamento ogni due anni.

Il Mediatore, ha chiarito Manuela Zanussi, è un facilitatore indipendente, imparziale e neutrale, tenuto alla massima riservatezza (segreto d’ufficio) e alla buona fede.
Diversi possono essere gli step in una procedura di mediazione, in base alle posizioni delle parti.

Statisticamente a Pordenone l’Organismo di Mediazione svolge, dall’anno 2011 della sua costituzione, 430 procedimenti annui , presso la sede ubicata accanto al Tribunale di Pordenone, con una risoluzione fino al 60% dei conflitti. La recente Riforma Cartabia ha disciplinato numerosi aspetti della modalità telematica di mediazione che può tornare molto utile in diverse situazioni.

La Presidente Morena Cristofori, ella stessa Mediatrice di successo, ha evidenziato come “il tavolo di mediazione” sia l’ultima possibilità per poter parlare, poiché in Tribunale non c’è spazio per i sentimenti, solitamente non c’è corrispondenza fra Diritto e Sentenza. Nella mediazione non ci sono vincitori.

L’avvocato Igor Visentin ha sottolineato la difficoltà della professione del mediare, “il bravo mediatore è colui che comprende ciò che sta a monte del conflitto…e che sa trovare il punto d’incontro tra le parti”. Ha altresì dichiarato come la mediazione per il Legislatore sia un filtro, un modo per stancare le parti prima del tribunale.

Dobbiamo considerare la mediazione all’interno dell’Art.42 della Riforma Cartabia, quale percorso di un processo di “Giustizia Riparativa”, tra chi ha provocato il dolore e chi lo ha subito.

Molto alto l’interesse da parte del pubblico presente che ha formulato numerose domande ai relatori.
Manuela Zanussi nella sua relazione ha richiamato le parole della magistrata Luciana Breggia (Presidente di Sezione del Tribunale di Firenze fino al 2020), oggi formatrice e scrittrice: “ La mediazione è una modalità per la risoluzione del conflitto in modo non avversiale…decidono le parti non un altro”.

Un’ottimo strumento per una società lacerata dai conflitti che deve riprendere l’esercizio costruttivo della parola, della buona fede e di una prospettiva relazionale pacifica e lontana da ogni forma di violenza.

Antonietta Maria Di Paola




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