Fiera Pordenone, più trasparenza e sviluppo sostenibile

PORDENONE – Trasparenza, sviluppo sostenibile, valorizzazione del territorio, orientamento al futuro: queste le linee guida principali sulle quali si sta muovendo Pordenone Fiere e che sono state oggetto dall’evento tenutosi giovedì 19 settembre presso la Sala Consiliare del Comune di Pordenone.

Ad alternarsi nei vari interventi della mattinata, oltre al presidente di Pordenone Fiere, Renato Pujatti, e al sindaco di Pordenone, Alessandro Ciriani, anche Alessandro Braida, autore della nuova release del Report di Sostenibilità insieme a Federico Barcherini, entrambi consulenti della Fiera, e Sebastian Kuester, amministratore delegato di Quickfairs.

L’incontro è stato incentrato sulla presentazione del Report di Sostenibilità relativo all’anno 2018 e sul rinnovo dell’accordo pluriennale con Quickfairs, società organizzatrice della manifestazione internazionale Coiltech, dedicata a materiali e macchinari per motori elettrici, generatori, trasformatori ed avvolgimenti.

Due tematiche importanti che evidenziano l’incessante impegno di Pordenone Fiere nel consolidare quanto costruito negli anni e, contemporaneamente, nello strutturare nuove direttive di sviluppo, portando l’attenzione non solo sulla Fiera in quanto azienda intenzionata a proseguire il percorso virtuoso iniziato in passato e ad alimentare con costanza il dialogo con l’esterno, ma anche sull’importanza di impostare collaborazioni durature e fortemente orientate al futuro.

Il Report, come il rinnovo dell’accordo, si possono inquadrare in questa prospettiva che vede, da un lato, una stretta correlazione e un forte legame con il territorio di appartenenza e, dall’altro, la volontà di guardare ben oltre i confini locali, ampliando mercati di riferimento e iniziative.

Il Report di Sostenibilità, la cui prima versione è stata realizzata nel 2016, si propone di analizzare una serie di dati ed informazioni mettendo in evidenza le performance dell’azienda. È uno strumento che permette di verificare la sostenibilità dei percorsi di sviluppo intrapresi, prendendo in considerazione i diversi tasselli che compongono l’azienda stessa.

Organizzazione interna, servizi erogati, modello di governance, ma anche valori, principi etici, approccio verso dipendenti e parti terze: è un’analisi che guarda all’impatto dell’attività aziendale sia sulla sfera economica, che su quella sociale e ambientale.

Proprio su questi tre ambiti, Pordenone Fiere rinnova il suo impegno, ricercando sempre maggiore efficienza ed efficacia nei processi economici, riducendo gli impatti ambientali mediante l’utilizzo di risorse rinnovabili, stabilendo precisi parametri per la selezione dei fornitori, ma anche ponendo attenzione alle risorse umane, ai loro percorsi di formazione ed alla loro tutela in termini di salute e sicurezza sul lavoro.

Il Report racconta la Fiera nelle sue dinamiche, nei suoi progetti, dati, iniziative, con la precisa volontà di rendere l’azienda trasparente e fornire a tutti gli stakeholder, sia interni che esterni, nuovi elementi in grado di alimentare la fiducia verso questa realtà desiderosa di parlare agli interlocutori che in vario modo vi entrano in contatto.

Il rinnovo dell’accordo con Quickfairs, dal canto suo, si configura come un elemento aggiuntivo nella costruzione di una realtà fieristica sempre più solida, che sa puntare su collaborazioni di alto livello, in grado di apportare un valore aggiunto ulteriore a quanto già offre Pordenone Fiere. Coiltech, manifestazione di cui Quickfairs è promotrice, si tiene da molti anni nel quartiere fieristico di Viale Treviso, ed è una fiera affermata sul piano internazionale, nonché riconosciuta per l’elevata qualità della proposta espositiva e di convegnistica, fattori che caratterizzano anche tutti gli eventi organizzati direttamente da Pordenone Fiere.

“Lo sviluppo sostenibile si configura come un driver di fondamentale importanza per le imprese di oggi, soprattutto per realtà come la nostra, che lavorano in sinergia con il territorio nel quale sono inserite e puntano a creare valore per l’intera collettività. Questo nostro tempo è soggetto a continui cambiamenti, spesso repentini e di non facile gestione. Abbiamo visto come, per essere competitivi, sia necessario innovare costantemente le proposte, gli approcci, le iniziative, dando risposte efficaci alle esigenze emergenti” sostiene Renato Pujatti, Presidente di Pordenone Fiere.

“In questa ottica stiamo proseguendo nel percorso di strutturazione di una Fiera che vogliamo risulti sempre più ‘viva’, ovvero in grado di adeguarsi celermente ai cambiamenti del mercato rimanendo sempre in ascolto di tutti gli stakeholder: espositori, visitatori, ma anche istituzioni, enti, associazioni. Stiamo lavorando molto sia sulle le manifestazioni rivolte al grande pubblico, come le storiche Ortogiardino e Radioamatore, cercando di dare ai visitatori sempre nuovi stimoli per venire in fiera, ma anche sugli eventi specializzati, con la finalità di realizzare manifestazioni in grado di rappresentare dei veri e propri punti di riferimento per i settori cui sono dedicate.

Ne è un esempio SamuExpo – la cui ventesima edizione avrà luogo nel 2020 – fiera biennale di grande richiamo internazionale, dedicata a lavorazione dei metalli, plastica e subfornitura, che negli anni è cresciuta esponenzialmente, diventando un appuntamento immancabile per le realtà del comparto.

Diversi sono poi gli eventi nati recentemente, come AquaFarm, incentrata sui temi dell’algocoltura, molluschicoltura e industria della pesca; NovelFarm, che si sviluppa intorno alle nuove tecniche di coltivazione, vertical farming e fuori suolo; RIVE, la rassegna internazionale su viticoltura ed enologia” prosegue Pujatti. “Ed è proprio per arricchire il nostro calendario che puntiamo molto anche sulle collaborazioni con organizzatori terzi, come nel caso di Quickfairs, che da anni realizza all’interno del nostro quartiere Coiltech, fiera legata al mondo del Coil Winding.

È questo uno degli eventi che contribuisce a posizionare Pordenone Fiere al centro di uno scenario anche internazionale. Grazie ad un calendario di manifestazioni – e congressuale – ampio e diversificato, la Fiera attira un pubblico sempre più vasto, sia generico che specializzato, muovendo moltissime aziende e persone, creando di fatto delle ricadute estremamente significative per tutto l’indotto della città. Pordenone Fiere è un polo economico molto importante anche per questo”, conclude Pujatti.

Guardando ai numeri, infatti, le stime parlano di un sistema fieristico (inteso come manifestazioni, attività congressuale e convegnistica, eventi di terzi) che annualmente fa convogliare nella nostra città circa 300.000 visitatori e poco meno di 4.000 espositori, per un indotto che va dai 25 ai 50 milioni di euro. Elemento di rilievo è anche la provenienza di espositori e pubblico, in arrivo dall’Italia, ma sempre di più anche dall’estero, segno di un processo di internazionalizzazione molto forte.

È sufficiente pensare che nel 2018 erano ben sette le manifestazioni in calendario ad aver ottenuto la qualifica di fiera internazionale (SamuMetal, SamuPlast, Happy Business to You, AquaFarm, RIVE, Sicam e Coiltech).

L’intento di Pordenone Fiere è di migliorare ulteriormente questi risultati, mediante investimenti crescenti non solo su iniziative e strutture, ma anche sulle persone, il vero motore dell’azienda. Fra gli obiettivi futuri, troviamo il desiderio di incrementare l’area parcheggi ad uso della Fiera e della città, il rafforzamento patrimoniale (con il coinvolgimento di altre realtà locali, in grado di apportare anche nuovi contributi in termini di idee e progettualità), l’ottimizzazione dei consumi energetici ed il consolidamento delle sinergie con il territorio (in questo senso si guarda alla continua crescita dell’indotto e dell’occupazione, grazie al lavoro della Fiera e delle aziende del settore turistico e ricettivo).




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