FuoriGioco, la rassegna degli autori “irregolari”, dal 3 maggio

PORDENONE – Il titolo ricorda un po’ il calcio e, in un certo senso, c’è dell’analogia. FuoriGioco è infatti la rassegna che racconta certi autori “irregolari”, o perché eterodossi oppure “fuori tempo” ma anche perché sono stati ingiustamente dimenticati o non considerati. “Fischiati” dalla critica e/o dall’opinione pubblica del loro tempo, non hanno mai esaurito la loro valenza culturale e originalità ma sono stati sepolti da una coltre di polvere e caduti nel dimenticatoio.

Con l’obiettivo di dare al pubblico la possibilità di riscoprire quelle chicche, il Circolo culturale Eureka in collaborazione con la Biblioteca Civica del Comune di Pordenone propongono i seguenti 4 appuntamenti di maggio che escono “fuori dagli schemi”.

Si inizia martedì 3 maggio, alle 19:00 in sala Teresina Degan, con lo scrittore Dino Buzzati. Il suo “Il deserto dei Tartari”, da un lato è stato l’emblema della letteratura del Novecento dall’altro è il simbolo di un autore dalle mille sfaccettature e dagli innumerevoli talenti.

In occasione del cinquantesimo anniversario della sua scomparsa, il giornalista Lorenzo Viganò, uno dei massimi studiosi e curatore della sua opera, ci racconta la vita, l’opera e la figura del grande scrittore nato ai piedi delle Dolomiti, ripercorrendo la sua carriera giornalistica al Corriere della Sera, la letteratura, l’arte e la passione per la montagna. La penna di via Solferino da anni si impegna nel riordino degli archivi dello scrittore bellunese grazie all’aiuto di Almerina Buzzati, moglie del narratore e giornalista.

Venerdì 6 maggio alle 21:00, al Ridotto del Teatro Verdi, verrà presentato in anteprima assoluta il romanzo inedito dello scrittore friulano Carlo Sgorlon ispirato alla vita di Pier Paolo Pasolini. Pubblicata da Morganti Editori, l’opera sarà introdotta dagli scrittori Dario Fertilio e Marco Antonio Bazzocchi nonché da Stefania Conte, curatrice della collana Sgorloniana.

Intitolato “Nel segno del fuoco”, è un omaggio reverente e profondo a Pasolini, ritratto con il nome fittizio e simbolico di Oreste, nella dimensione atemporale del suo genio eclettico e delle laceranti contraddizioni che lo portarono a ‘bruciare per arrivare consumati all’ultimo fuoco’.

Martedì 10 alle 19:00 in sala Teresina Degan il protagonista sarà il poliedrico Leo Longanesi, giornalista, scrittore, pittore, disegnatore e caricaturista, fondatore di alcuni periodici che ebbero un’importante funzione nella vita politico-culturale italiana della prima metà del Novecento. A raccontarlo sarà lo scrittore Pietrangelo Buttafuoco, che nel 2016 ha dato alle stampe un’antologia di scritti intitolata “Il mio Leo Longanesi”, autore innovatore polemico e anticonformista, scrittore di grande rilievo che ha incarnato la migliore tradizione del giornalismo italiano e trasmesso il suo spirito alla casa editrice che ha fondato e che ancora oggi porta il suo nome. Colui che amava definirsi «un carciofino sott’odio», è stato un fustigatore impietoso, capace di fissare vizi e virtù del nostro Paese, ovvero le poche eccellenze e i tantissimi limiti.

L’ultima serata della rassegna FuoriGioco è con Louis-Ferdinand Celine, illustrato dallo storico Stefano Pilotto, che ci aiuta a ripercorrere la vita e a misurare il talento letterario dello scrittore francese di Courbevoie, espressione di idee singolari rispetto alla mentalità dominante, ma non per questo meno interessanti. Così martedì 17 alle 20:30 in sala Degan si parlerà di “Viaggio al termine della notte”, romanzo insieme realistico, visionario, sofisticato e plebeo che trasforma il suo vissuto tra gli orrori della Grande Guerra, le trincee delle Fiandre e la Parigi delle periferie più desolate. Un “classico” potentemente comico scatenato dall’abiezione.

L’entrata è gratuita e senza prenotazione, regolata dalle norme anti-Covid in vigore al momento della manifestazione.




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