“Futuro contemporaneo”, tre convegni Circolo stampa

PORDENONE – “Futuro Contemporaneo. Società, Scienza, Filosofia, Media di fronte al cambiamento”. E’ il titolo del convegno in programma in tre momenti, tutti dalle 18 alle 20, il 15 maggio a Palazzo Klefisch, il 17 e 18 nella sala riunioni della Camera di commercio, promosso dal Circolo della Stampa di Pordenone in collaborazione con Comune, Camera di commercio, Unindustria, Confartigianato e Polo tecnologico.

L’iniziativa è costituita da incontri curati da scienziati, dirigenti dei settori produttivi, saggisti e giornalisti che si confronteranno sulle varie anime della nostra contemporaneità proiettata in una realtà scientifica e tecnologica travolgente e inquietante, ormai tra noi, con opportunità e pericoli sociali.

Come spiega il presidente del Circolo della stampa Pietro Angelillo l’evento cerca di dare risposte a interrogativi legati al “presente” che è già “futuro” e alla evoluzione e all’ influenza sulle generazioni di oggi e di domani.

Mercoledì 15 il tema “Il futuro è già qui. Come la tecnologia e la scienza stanno cambiando la nostra vita”, sarà analizzato da Franco Scolari e Alberto Miotti rispettivamente direttore generale e managing director del Polo tecnologico di Pordenone e da Paolo Mosanghini vicedirettore del Messaggero Veneto.

Venerdì 17 maggio Fabio Vander filosofo della modernità e politologo e Paolo Candotti direttore di Unindustria Pordenone dialogheranno con Daniele Morgera inviato speciale della Rai sulla questione dello “Stato libero e democratico, dall’800 all’età delle tecnologie avanzate”.

“Futuro contemporaneo” si chiuderà sabato 18 con le relazioni di Daniele Giacomini ricercatore in Neuropsicologia cognitiva e di Marino Miculan professore di sistemi distribuiti e direttore Cyber security dell’Università degli Studi di Udine che si confronteranno con Pier Paolo Simonato redattore de Il Gazzettino di Pordenone e con Sergio Maistrello consulente di strategie digitali e giornalista sul tema “Il potere digitale. Come internet sta cambiando la sfera pubblica l’economia e la democrazia”.




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