Gea, i dati ufficiali: tariffe tra le più basse d’Italia

PORDENONE – È stato presentato dal Comune di Pordenone e da GEA l’aggiornamento dei Dati sui rifiuti e sul nuovo sistema di raccolta in città. Presenti il sindaco Alessandro Ciriani, l’assessore all’ambiente dimissionaria Monica Cairoli, l’amministratore unico di Gea Stefano Riedi e il responsabile dei Servizi ambientali di Gea Roberto Tommasini.

Questa, nel dettaglio, la situazione attuale. La prima fatturazione delle tariffe per i rifiuti, che sarà recapitata ai cittadini e alle attività di Pordenone dopo Ferragosto, evidenzia cifre tra le più basse in regione e non solo. Al contempo i dati diffusi da GEA (Gestioni Ecologiche Ambientali, società a capitale interamente pubblico che si occupa del ciclo rifiuti per il Comune di Pordenone) relativi alla raccolta del 1° semestre 2023, paragonati all’analogo periodo dello scorso anno, evidenziano un miglioramento in termini di qualità dei conferimenti e una riduzione dei quantitativi di rifiuti complessivamente prodotti.

​«Infatti – spiega Roberto Tommasini, mostrando i dati ufficiali comunicati ad Arpa – la produzione dei rifiuti a Pordenone si è ridotta del 20,40% passando dalle 11.021 tonnellate del 2022 alle 9.154 tonnellate del 2023. Si rileva una riduzione dei quantitativi dei rifiuti e una maggiore qualità degli stessi in termini di purezza delle singole frazioni: la presenza di parti estranee all’interno delle varie tipologie è calata considerevolmente e ciò è assolutamente incoraggiante, considerando che questi dati si rifanno soltanto al 1° semestre di raccolta.

Rispetto ai primi 6 mesi del 2022, si registra già un decremento del 49% di carta e cartone domestico, del 45% di plastica/metalli e soprattutto di un 64% di verde, che prima evidentemente non veniva effettuata nel modo corretto. Ora in città sono stati distribuiti 3.800 contenitori per sfalcio e ramaglie e gli utenti gli stanno utilizzando con criterio». Insomma, in questo primo semestre del 2023 Pordenone ha prodotto 1.867 tonnellate di rifiuti in meno rispetto alle 25.300 tonnellate prodotte nel 2022, praticamente quasi un mese di rifiuti dello scorso anno.

Per quanto concerne il cartone, con l’avvio del nuovo sistema sono state intercettate molte più attività commerciali ed extra domestiche alle quali è stato proposto di aderire a un servizio gratuito di raccolta del cartone, separato dalla carta, pratica che garantisce compensi più alti da parte del consorzio del riciclo. Tale contributo è un corrispettivo che non rappresenta un introito diretto per GEA, ma viene immesso nel piano finanziario, permettendo di tenere calmierati i costi delle fatture.​

​«Per quanto riguarda le tariffe corrispettive delle utenze domestiche (che non si basano più sulla metratura della propria abitazione ma sul numero di persone che vi abitano) – spiega Stefano Riedi – i costi risultano molto contenuti.

Infatti Pordenone occupa il secondo posto in fatto di risparmio, se confrontata con altre 16 città del Triveneto e del nord Italia. Ad esempio, nella nostra città un nucleo familiare di 3 persone paga 170,50 € l’anno, contro i 256,98 € della vicina San Vito al Tagliamento, i 185,84 € di Conegliano o i 234,92 € di Treviso. Se a questo si somma anche la frazione di verde, le cifre diventano 204,70 € a Pordenone, 256,98 € a San Vito al Tagliamento, 225,84 € a Conegliano e 275,20 € a Treviso. Inoltre – sottolinea Riedi – è calata anche la media della produzione di secco pro capite annuo.

Se nel 2022 ammontava a 64,90 Kg, oggi è scesa a 53,94 Kg, ben lontana dalla media regionale di addirittura 142,11 Kg. Questo dato, accanto al fatto che oggi la differenziata risulta migliore e che si producono meno rifiuti, dimostra che la modalità di raccolta è stata recepita correttamente dalla maggior parte dei cittadini».
​Purtroppo il neo è rappresentato dall’abbandono di rifiuti, che nel semestre ammontano a 307 tonnellate e che, per essere smaltiti, vengono conteggiati come secco residuo. Il servizio di raccolta e smaltimento di tali abbandoni, generati da una minoranza di utenze, comporta un costo di circa 400 mila € annui, che pesano su tutta la collettività, compresi coloro che seguono le corrette azioni di conferimento.

«Ci sono alcune zone cittadine di criticità che conosciamo bene – afferma l’assessore Monica Cairoli – nelle quali il problema non è rappresentato dal disservizio di GEA, ma piuttosto dai gesti di inciviltà di alcune persone. Finora abbiamo organizzato numerosi incontri pubblici con la cittadinanza, con gli AVE, con ATER e coi mediatori culturali e questo impegno dimostra come il porta a porta stia funzionando. Certo, è una maratona e i risultati si vedranno sulla distanza».

Come aveva anticipato sin da subito, l’Amministrazione comunale ha deciso di apportare ora alcuni correttivi a questo servizio, per calibrarne al meglio l’efficacia anche secondo le esigenze dell’utenza. Per questo dal 1° settembre 2023 la raccolta di plastica e metalli dei soli cassonetti condominiali diventerà settimanale. Poi, dal 1° gennaio 2024, la raccolta di plastica e metalli diventerà settimanale per tutti in città. Inoltre si sta pensando di predisporre 2 tessere a famiglia per l’apertura dei cassonetti (la seconda a pagamento) e di riconsiderare gli assorbenti femminili mettendoli sullo stesso piano di pannolini e pannoloni.

​«Attraverso un incrocio tra i dati del Comune e quelli di GEA – spiega Cairoli – cono emerse ben 3.000 utenze fantasma, il che fa stimare che almeno 6.000 persone in città non pagassero la Tari e vivessero alle spalle degli altri cittadini. Insomma questo sistema sta mettendo le cose a posto anche sotto quel punto di vista».​

​Commenta il sindaco Alessandro Ciriani: «Questi dati sono incoraggianti e molto positivi e dimostrano che nella maggior parte di Pordenone si è capito il senso del cambio della raccolta. Confrontando le nostre tariffe con quelle di altre città della nostra regione, del nord, di altre regioni e dell’intero Paese, possiamo affermare con orgoglio di avere una Tari tra le più basse.

Questo sistema quindi è la via giusta per far risparmiare i nostri cittadini anche se è evidente che occorre più collaborazione anche da parte di quella piccola parte di loro che è ancora refrattaria a rispettare i calendari. Questo non è un problema di GEA ma piuttosto di abitudini. Da parte nostra, continueremo a sensibilizzare al fine di arrivare a dei risultati ancora migliori».

Sottolinea inoltre il sindaco: «I benefici economici di questo cambio di sistema non sono istantanei ma si vedranno appieno nel giro di qualche anno.

Però, partendo con questi dati estremamente incoraggianti, siamo certi che arriveremo ad un ulteriore miglioramento, considerando che già oggi il 90% delle utenze pagherà di meno e Pordenone potrà essere virtuoso e modello per tante altre città. Va detto che città come Ferrara, Rovigo, Udine, Conegliano e Treviso hanno sistemi di raccolta anche più spinti dei nostri e i risultati si vedono, eppure noi a Pordenone abbiamo tariffe inferiori alle loro».




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