Giovanna Santin “chiusura impianti sciistici fino al 5 marzo autentica mazzata”

PORDENONE – “La sorpresa del ministro Speranza con la chiusura degli impianti sciistici fino al 5 marzo è stato un grosso colpo perché gli alberghi avevano già preparato la riapertura e avevano riassunto le persone e, pertanto, questo ulteriore stop ha rappresentato un’autentica mazzata. E’ chiaro che il 5 marzo pensare a una ripartenza sciistica è assolutamente impossibile perché in quel periodo la stagione si sta chiudendo”.

E’ quanto dichiara Giovanna Santin, presidente provinciale di Federalberghi e vicepresidente del Consorzio Pordenone Turismo. Due realtà che stanno pensando di uscire dal “tunnel”, organizzando una promozione per una ripartenza che sarà dopo Pasqua ma soprattutto per il periodo estivo. “Abbiamo anche parlato di formazione – sottolinea Santin – perché riteniamo che sia fondamentale per i nostri collaboratori ma anche per gli imprenditori stessi, legata all’utilizzo dell’online, all’importanza dei social network, trip advisor e quant’altro e a tutto quello che dà la possibilità di promuovere il territorio e di organizzare le vacanze nella nostra regione. In questo periodo, poi, il turismo è di prossimità, è un turismo domestico e, quindi, stiamo organizzando dei pacchetti, degli itinerari legati alla natura, all’ambiente, ai cammini, in particolare quello, recente, di San Cristoforo e anche alla possibilità di organizzare itinerari cicloturistici”.

“Da 20 anni la nostra associazione chiedeva un ministro del Turismo con portafoglio, ora finalmente l’abbiamo. Ci aspettiamo degli aiuti concreti, dei ristori e soprattutto la possibilità di riqualificare le nostre strutture, per trovarci pronti con un servizio di qualità verso i turisti che arriveranno”. La struttura alberghiera in provincia di Pordenone (dati Ufficio statistica Turismo Fvg) conta 50 affittacamere, 103 alberghi, 2 alberghi diffusi, 36 alloggi agrituristici, 58 bed&breakfast, 3 campeggi, 16 case e appartamenti per vacanze, 5 residenze turistico-alberghiere, 7 rifugi alpini e 12 strutture ricettive a carattere sociale.




Condividi