“Guerra bianca”, il libro di Mian il 30 maggio in Sala Degan

PORDENONE – Si chiama “Guerra bianca” sul fronte Artico del conflitto mondiale. L’incontro con l’autore Marzio G. Mian, promosso dal Circolo della cultura e delle arti, è in programma martedì 30 maggio, alle 18, nella Sala Degan, in Biblioteca civica. È nell’Artico dove si sente piú forte l’eco dei cannoni che tuonano in Ucraina. È dove Nato e Russia si sono dati appuntamento per il duello finale. Era considerato l’ultima delle ultime frontiere e ora è il fronte piú caldo.

È il grande convitato di pietra del nostro tempo, in apparenza estraneo alla dissoluzione dell’ordine mondiale in atto, in realtà al centro di tutto. La Guerra bianca è già tra noi, e il dominio dell’Artico è la vera posta in gioco. Marzio G. Mian è tra i pochi reporter internazionali a raccontare da anni sul campo l’epocale trasformazione della regione polare innescata dal cambiamento climatico, e a documentare come lo scioglimento dei ghiacci abbia scatenato la contesa per la conquista dell’unica area del mondo ancora non sfruttata e che nasconde quelle risorse di cui il mondo è piú affamato: idrocarburi, minerali preziosi, pesce, nuove rotte strategiche.

In questo libro-inchiesta (la serata è moderata da Walter Skerk e Paolo Luisa Vissat) con le sue esplorazioni dalla Čukotka alla Groenlandia, dall’Alaska al Mare di Barents, dallo Stretto di Bering al Mar Bianco, Mian svela come, dopo il 24 febbraio 2022, il Grande Nord sia l’epicentro dello scontro: il «quinto oceano». E’ un reportage in presa diretta, fatto di storie e testimonianze esclusive.

Guerra bianca mostra anche come la Cina – a cui Mosca è condannata ad affidarsi per arginare gli effetti delle sanzioni nel settore energetico – nell’Artico sia già partner militare della Russia, con la flotta, i satelliti e i radar. Le armi sono spianate per la rapina del secolo. Marzio G. Mian, reporter e scrittore, ha fondato la società giornalistica non profit The Arctic Times Project, con sede negli Usa, che si propone di raccontare sul campo le conseguenze del cambiamento climatico nella regione artica per i grandi media internazionali. Ha fondato il gruppo giornalistico River Journal Project, racconto multimediale dei temi d’attualità attraverso i grandi fiumi del mondo. Collabora con Internazionale, Il Giornale, GQ Italia, Rai, Sky Italia, Radio Svizzera Italiana, Reportagen,Revue XXI, Le Temps. È tra i giornalisti affiliati al Pulitzer Center di Washington.

Il suo ultimo ruolo in staff è stato per sette anni la vicedirezione di Io Donna, il magazine femminile del Corriere della Sera. Ha svolto inchieste e reportage in 58 paesi del mondo e ha vinto vari premi, tra cui il Premio Lucchetta. Per Neri Pozza ha scritto Maledetta Sarajevo (con Francesco Battistini), Tevere Controcorrente e Artico – La battaglia per il Grande Nord. Autore di teatro, produce podcast giornalistici.




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